15/06/00

Notizie Varie (bollettino Bardonecchia 1960)

contenuti:
Nuovo Rettore dell'Ausiliatrice
I Villeggianti alla Salette
Esercitazioni Etiache dei Corpo Soccorso Alpino
Mostra Personale
Museo Civico
Nell'Associazione Giovanile
Giubileo Sacerdotale
Nella Direzione della Dogana
Medaglia d'oro alla Maestra Montabone
Il Traforo Autostradale del Frejus
Il nuovo Sindaco e la Giunta

Nuovo Rettore dell'Ausiliatrice
Il giorno di S. Pietro, Don Sera­fino Chiapusso già Parroco di Rochemolles e Viceparroco di Bardonecchia, é passato a reggere la Vicaria Autonoma di Maria Ausi­liatrice, al Borgonuovo.
Da tempo il Can. Fontan aveva chiesto a Mons. Vescovo di essere esonerato dall'incarico per le con­dizioni di salute. Ecc. Mons. Vescovo accoglieva la domanda e, con suo decreto in data primo Maggio, nominava a succedergli Don Chiapusso.
Il Can. Fontan continua a risie­dere presso la Cappella di cui é tanto benemerito, prestando an­cora la sua opera sacerdotale, specie nel ministero delle con­fessioni.

I Gruppi Statuari della Salette al Cenacolo (Bollettino 1960)

Chi si reca anche una sola vol­ta alla Salette, non può non es­sere conquistato dal fascino soprannaturale che emana dalla santa montagna, luogo di pre­ghiera e di silenzio, che parla direttamente all'anima attraverso la presenza viva di Maria. Bardonecchia può ormai dire di avere un solido legame con la Salette e i pellegrinaggi che di anno in an­no sempre più numerosi si reca­no sulla montagna di Maria, non sono solo una tradizione, ma un bisogno del cuore dei fedeli, at­tratti da quel qualcosa di ineffa­bile e misterioso, ma reale e consolante per lo spirito che la Ver­gine fa sentire nel luogo da Essa eletto.
Si può perciò comprendere il desiderio dei pellegrini bardonecchiesi di un « fac-simile » che, nel loro paese, ripetesse in un certo modo il clima spirituale della Salette, attraverso le immagini e gli atteggiamenti della Celeste Ap­parizione.
Questo desiderio é divenuto realtà, grazie alla pietà munifica del Rag. Aldo Colombo e della Sua consorte, Signora Lia Rigoli, i quali hanno voluto donare i gruppi statuari della Madonna della Salette, in memoria della figlia Bianca e della nipotina Patrizia Rigoli, già devote pellegri­ne sulla S. Montagna, ora già chiamate dal Signore al Premio Eterno, in giovanissima età.

I gruppi della Salette sono stati sistemati nel giardino del Cena­colo Domenicano, in un angolo silenzioso e raccolto e rappresentano le tre fasi dell'apparizione: la Madonna piangente, il colquio con i pastorelli Massimino e Melania, infine la Vergine che sa­le in Cielo. Nel giardino della vil­la si é pure riprodotto, con riusci­to effetto, il tracciato del percor­so della Madonna, sulla vicina montagna del Delfinato.
La cerimonia inaugurale di que­sti gruppi statuari avvenne nel pomeriggio dell'Assunta, favori­ta da una improvvisa comparsa del sole nella piovosa giornata ed ebbe il concorso di numerosi pel­legrini e devoti della Vergine piangente.
S. Ecc. Mons. Giuseppe Garneri, Vescovo di Susa, compì la Be­nedizione rituale e rivolse quindi un elevato e fervido discorso sull'insegnamento della Salette, traendo spunto dagli atteggia­menti e dalle parole della Madon­na e rallegrandosi per la felice realizzazione di quest'opera.
Dopo la preghiera alla Vergine, letta dal Parroco, i giovani del­l'Istituto Salesiano ospiti del Bramafam, hanno eseguito i canti caratteristici della Salette e i fe­deli si sono associati in coro, al­l'omaggio sentito.
Intorno al Presule era il Clero locale, Autorità e Parlamentari, tra cui abbiamo notato gli On.li Marconcini e Restagno.
Le statue, inaugurate nel verde raccolto del giardino silenzioso, resteranno come un continuo ri­chiamo al messaggio di Maria e come ricordo di Bianca Colombo e Patrizia Rigoli, così come dice la lapide murata nel basamento della Vergine Assunta : « Nelle la­crime di Maria il dolce ricordo delle cuginette Bianca e Patri­zia », con due date: le date del lo­ro breve pellegrinaggio terreno, nel quale quello della Salette fu una parentesi serena.

Esse, unite nel ricordo della Vergine Piangente, additano a tutti, sul cammino doloroso di Maria, la strada che conduce al Cielo.

I campionati invernali di Bardonecchia (bollettino 1953)

Il presente bollettino esce alla chiusura della stagione invernale, ed è quindi doveroso che queste co­lonne accolgano il bilancio dell'atti­vità svolta dagli enti che si occopano di Bardonecchia turistica: l'azienda autonoma di soggiorno e lo ski club. Entrambi hanno strettantente collaborato per la riuscita delle varie ed importanti manifesta­zioni che la nostra cittadina ha avu­to l'onore di ospitare e nulla é stato tralasciato per poter offrire ai nu­merosissimi ospiti - atleti e pub­blico - una signorile e cordiale accoglienza.
Si può dire che quasi in ogni do­menica quassù si siano svolte delle competizioni: gare in tono minore, organizzate per lo più da società cittadine, ma per le quali occorrevano piste tracciate e in buone condizio­ni. Alla loro preparazione ha sem­pre provveduto con la ben nota so­lerzia, capacità ed instancabilità, il direttore della scuola di ski, mae­stro Alfredo Guy, con il quale han­no collaborato tutti i maestri e gli aiuto-maestri alle sue dipendenze, nonché gli Alpini che hanno svolto sulle nostre nevi il loro corso invernale. Chilometri e chilometri sono stati ripetutamente percorsi, per po­tere approntare le varie piste di fon­do e di discesa.

Così hanno avuto brillante svolgi­mento la gara zonale di fondo dell'11 gennaio; il campionato regiona­le giovani valligiani del 18 gennaio, a cui hanno preso parte 27 rappre­sentanti di sette valli Piemontesi: il giovane Luigino Bosticco si é piazzato al sesto posto della sua ca­tegoria; il trofeo Guido Maggiani del 15 febbraio: il trofeo é stato vin­to dallo ski club Bardonecchia per merito dei suoi atleti Giovanni Cecile, Secondo Frugolo e Riccardo eBraud, lodevolmente piazzatesi ai primi tre posti; il campionato zona­le juniores pure del 15 febbraio; il campionato delle sezioni Piemontesi, Liguri e Venete della Giovane Montagna, costituito da una prova di « slalom gigante » e da una di « fondo », il 22 febbraio.
Dal 22 al 29 gennaio l'azzurro Aldo Trivella ha - inoltre - diretto il corso del « centro di addestramento per il salto », alla fine del quale tredici dei diciannove iscritti hanno disputato la gara di chiusura: meritatissima vittoria di Gio­vanni Montabone, seguito da Dino Borgo e Paolo Panizza.
Questa l'attività minore. Le manifestazioni che invece hanno richiesto il maggior impegno al presidente dell'azienda autonoma di soggiorno cav. Mauro Amprino e al presidente dello ski club sig. Giovanni Minasso con i loro diretti collaboratori, sono state la gara internazionale di salto del I febbraio e i campionati assoluti italiani di sci e campionati juniores che hanno occupato tutta la settimana compresa fra il 23 febraio e il 1° marzo.

La gara del 1° febbraio è stata la più importante gara di salto della stagione, facendo essa parte della piccola olimpiade dello sci degli an­ni dispari: degli anni, cioè, nei quali non ci sono nè campionati del mondo, nè Olimpiadi. A queste mas­sime competizioni si supplisce con l'organizzazione di « settimane internazionali », a cui partecipano tutti i più forti specialisti del mondo. La « settimana » del 1953 è stata organizzata da Sestriere, ma per la prova di salto fu interessata la nostra Bardonecchia, dotata di un buon impianto per le prove di salto; ad esso furono apportate opportune modifiche per renderlo perfetto, ed idoneo quindi alle importanza della manifestazione clic vi si è impeccabilmente svolta.
Tutti gli assi europei della specia­lità hanno preso parte alla gala e fra essi ha fatto spicco la medaglia d'oro olimpica Arnfinn Bergmann che ha degnamente vinto davanti all'austriaco Bradl, con uno spettaco­loso indimenticabile volo di di 66 me­tri, compiuto con stile perfetto.
Pochi minuti prima dell' iinizio della manifestazione (alla, quale hanno assistito migliaia di persone), l'altoparlante annunciò che il Sindaco Amprimo dichiarava aperta la pista, del rinnovato trampolino Smith, e tagliava il simbolico nastro tricolore. Facevano ala, al Sindaco il gonfalone del comune e ragazze indossanti il costume di Bardonecchia. Subito dopo la breve cerimonia il diciassettenne asiaghese Tito Tolin apriva ufficialmente la pista, con un bel salto di 42 metri. Prendeva quindi il via il primo con­corrente, lo svedese Asplund, segui­to a brevi intervalli da tutti gli altri. Il più atteso era naturalmente il norvegese Bergmann, numero 19; all'annuncio «partito il pubblico divenne improvvisamente silenzioso e attento, e lo stupendo volo del­l'osso nordico in accolto da uno scrosciare di applausi.
Unica contrarietà della giornata fu il tempo, che fin dalla vigilia si era messo al brutto: una piogge­rella sottile disturbò gli allenamen­ti, e un vento impetuoso si incaricò di fare gelare la pista (sulla quale fu abbondantemente gettato del sale per tentare di autmorbidirla) e gli spettatori, che imperterriti rimasero però ai loro posti fino alla fine della mutifestazione, conclusasi, co­me si è detto, nel migliore dei modi.
Non si era ancora spenta l'eco di questa gara che già, i solerti orga­nizzatori volgevano tutte le loro cure alla preparazione immediata della settimana dedicata agli «asso­luti». La preparazione remota si era infatti iniziata già nell'autunno con l'abbattimento di diecine di piante dei bosco del Colomion, per agevolare lo snodarsi delle piste di discesa; e con il brillamento di al­cune mine, per demolire qualche roccione un po' troppo ingombrante.
Questa edizione degli «asso­luti» è stata per Bardonecchia un bis: infatti nell'ormai lontano 1909 la loro prima edizione fu tenuta a bat­tesimo proprio su queste stesse no­stre nevi: allora allora furono disputate solamente due prove: quella di fon­do vinta dal torinese Mario Corti, e quella di salto vinta da Paolo Kind ; e il numero degli atleti parte­cipanti tu certamente esiguo. Dopo 14 anni le prove da disputare sono diventate sedici e gli atleti ospitati (compresi gli juniores) ben 400 cir­ca. Da queste cifre si può dedurre il notevole sforzo organizzativo, per il quale dirigenti e atleti di tutta Italia non hanno lesinato elogi. Il comitato organizzatore dei campio­nati era composto da: presidente sig. Giovanni Minasso, presidente dello ski club; vice presidente maggiore Aldo Bricco, comandante del Battaglione Alpini Susa; membri: rag. Allemand, dott. Bosticco, ing. De Matteis, maggiore Gastone, si­gnor sibille: segretario geometra Allemand.
Un folto pubblico ha seguito con vivo interesse lo svolgersi delle va­rie prove, dedicando particolarmente i propri applausi ai vincitori delle varie specialità: a Gartner, Gluck e David, rispettivamente pri­mi nelle tre discese; a De Florian, primo nelle due !gare di fondo; a Prunker, primo nella combinata; a Trivella primo nel salto speciale. Le tre gare femminili di discesa hanno visto vincitrice la signora Giuliana Chenal Minuzzo, e quella di fondo Ildegarda Taffra.
Nelle varie gare gli atleti di Bardonercchia si sono comportati bene: Giorgio Colli ha ben figurato nelle
tre discese maschili : e le signorine Liliana Zappi, Anna Serra e Laura Bizzarri (quest'ultima in gara per i colori dello Sci Accademico Italia­no), in quelle femminili. E’ scesa in gara anche Giovanna Marra che - ancora inesperta in fatto di gare - ha saputo portare a termine con coraggio e buona volontà due delle tre prove in programma.
Non si deve infine dimenticare lo «junior » Elio Allemand che nello slalom gigante si è classificato quarto, a soli due secondi dal vincitore, compiendo una bellissima ga­ra: è stato così invitato all'Abetone con altri coetanei, dove, sotto la guida di Zeno Colò, trascorrerà un periodo di allenamento.
Con il nome del giovane Allemand, sicura promessa del nostro ski, chiudiamo questa breve crona­ca degli avvenimenti sportivi della stagione invernale testè conclusasi. Come ognuno può agevolmente constatare, è stata una stagione densa di attività e di responsabilità: il la­voro costante di tutti ha permesso la perfetta realizzazione di tutte le manifestazioni.

Laura Bizzarri

14/06/00

Valle Stretta (alla Francia) dal (Bollettino Parrocchiale - Bardonecchia 1956)


Nove anni fa, proprio di questi giorni, avveniva il passaggio « de iure » alla Francia della Valle Stretta, la più occidentale delle nostre valli piemontesi.
1941 Inaugurazione del Rifugio di Valle Stretta (foto: collezione Simiand Bruno)
Il 15 settembre 1947 andava infatti in vigore il trattato di pace che legalizzava l'occupazione di fatto dei « Chasseurs des Alpes » che fin dall'aprile 1945 tenevano la zona.
Era un « de iure » molto forzato che non dava alcun peso al contri­buto italiano alla guerra di liberazione e passava sopra alle aspirazioni delle popolazioni locali
Il popolo italiano mentre ha espresso vivacemente il suo sdegno per la spartizione dell'Istria e manifestato notevoli preoccupazioni per le sorti di Trieste, ha stranamente ignorato le rettifiche alla nostra fron­tiera occidentale, accettando forse per un malinteso senso di ripara­zione della « pugnalata alla schiena », il fatto compiuto.
Ma appunto perché abbiamo ripudiato quei metodi e contiamo su una Europa unita, dovremmo aver imparato a distinguere lo sciovini­smo dalla giustizia, il lecito dall'illecito, le sparate pseudonazionaliste dagli autentici nostri diritti. Il caso della, Valle Stretta è uno di questi. Situata interamente al di qua delta displuviate alpina essa ha sempre gravitato sulla vicina Bardonecchia (e non su Modane da cui la sepa­rano dalle 7 alle 10 ore di marcia) per cui geograficamente ed econo­micamente essa appartiene all'Italia. Non vi sono nella valle né strade, né ferrovie che la colleghino alla Francia per cui tradizione, cultura, storia e folclore tutto si ispira al mondo italiano. Da secoli i pochi abi­tanti della zona scendono a svernare nei dintorni di Bardonecchia. Eppure da quasi un decennio sul rifugio portante il glorioso nome del « Terzo Alpini » sventola la bandiera bianco-rosso-bleu, e se desiderate entrare nella valle dovete munirvi di reqolare permesso e lasciare i vo­stri documenti alla sbarra di confine posta poco dopo Melezet. Oltre a tutto i francesi, occupata la zona, si sono totalmente disinteressati dello sfruttamento delle risorse locali. Le uniche loro impronte sono alcuni cartelli indicatori della sezione briançonnese del Club Alpin Français, due o tre paracarri siglati F 1947 costruiti nei pressi della diga posta ai piedi della Guglia Rossa e un ponticello in legno sul rio Valle Stretta. Eppure é una delle valli più belle, suscettibile di una intensa valorizzazione turistica. Sarebbe sufficiente la costruzione di una strada collegante Modane attraverso il facile Colle della Valle Stretta per far riversare in questa zona migliaia di turisti francesi. Dal versante italiano la strada militare si addentra per un buon dieci chilometri nell'interno della valle. Superato il bacino delle Sette Fontane ci si trova in un ambiente alpino molto simile al Cadore o all'Alto Adige. Sono le cosidette « Dolomiti di Valle Stretta » culminanti in alcune vette oltre i tremila tra cui il Tabor, la Rocca Bernauda e la Gran Bagna dalla caratteristica forma pentagonale tipica delle Tofane. E' una zona unica nel suo genere in Piemonte in cui le rocce presentano le più vive colorazioni che vanno dal giallo, al grigio, al rosso intenso cui fanno singolare contrasto le pinete della parte inferiore della valle e i vasti pascoli dei pianori superiori, posti a ridosso del vecchio confine. A completare questo gioco di luci concorrono una dozzina di laghi dalla superficie complessiva di circa 100.000 metri quadrati. Gli amanti della roccia trovano qui l'ambiente preferito.
Sul lato destro della valle si spiega per circa un chilometro la ripi­dissima parete dei Militi (costi denominata dal posto fisso della Milizia confinaria) che con un dislivello medio di quasi quattrocento metri si eleva sui sottostanti prati.
Sulle sue placche come su quelle della vicina Torre Germana a par­tire dal 1936 epoca della prima ascensione si sono cimentati i più bei nomi dell'alpinismo italiano da Gabriele Boccalatte a Leo Dubosc, a Giuseppe Gagliardone, all'indimenticabile Giusto Gervasutti giù, giù sino all'ultima direttissima compiuta su passaggi di 50 e 6° grado dai torinesi Piero Fornelli, Luigi Pistamiglio, Giovanni Mauro nel giugno 1951. Ma anche gli sport invernali trovano qui l'ambiente ideale. Per tutto l'inverno si può godere di una zona sciistica eccezionalmente favo­revole sia per la natura del terreno, che per la posizione della valle poco battuta dai venti e la quantità e la qualità della neve. E' classica la salita in sci al Tabor (m. 3177) e la discesa lungo i 18 chilometri della Valle sino a Bardonecchia. Per questi motivi e data la sua vicinanza a Torino (2 ore di ferrovia) la zona é assai frequentata dal versante italiano.
A nove anni dalla annessione alla Francia di questa zona tipica­mente italiana c'é da augurarsi nell'interesse della Valle Stretta una ragionevole revisione di un trattato inutile alla Francia e dannoso al nostro Paese.
GIUSEPPE FORADINI

Bardonecchia, 2 ottobre 1956.

Vita Nostra (1954)

I  gennaio
L'anno nuovo si apre colla Messa di mezzanotte, celebrata ad iniziativa di un gruppo di Scauts Romani che hanno tenuto nella nostra parrocchia il loro campo invernale. Benchè la funzione celebrata dal Can. Federici del Collegio Capranica di Roma, abbia carattere privato, un buon numero di fedeli vi partecipa, per iniziare l'anno ai piedi dell'Altare. La Messa cantata è cele­brata colla solennità delle feste maggiori ed in essa vengono rin­novate le promesse battesimali

L'Epifania conclude la solennità del Natale e vede un buon 3-6 gennaio concorso di fedeli ai Sacramenti. Numerosi i forestieri e gli sciatori... in cerca di un po' di neve.

17 gennaio
S. Antonio Abate, patrono dei rurali, viene celebrato nella Cappella dedicata al Santo. La Messa cantata è per gli offerenti ed i fedeli recano i loro doni in natura. secondo l'antica usanza.

24 gennaio
Per iniziativa delle Associazioni giovanili, sono celebrate le feste dei loro Patroni S. Sebastiano e S. Agnese. Le giovani hanno sentito la commemorazione della loro Santa da Giovanna Amprimo, ed i giovani da Sergio Maina. Il punto conclusivo è stata la Messa della Comunione generale, dove il Parroco ha ricordato i propositi dei presenti da tradursi in pratica con la buona volontà e la fedeltà sincera.

31 gennaio
San Francesco di Sales ha dato occasione di celebrare la « festa del parroco » riuscita felicemente con il plebiscito di tutta la par­rocchia. Il preludio l'ha dato l'Asilo con un saggio molto applau­dito dei bambini e delle ragazze. amorosamente preparati dalle buone Suore Terziarie e dalla pianista prof.ssa Mariani. Il secon­do omaggio si è svolto al Cenacolo con una accademia in onore della Madonna, dove le signore, le giovani ed i fanciulli hanno dato prova del loro impegno e profitto nei corsi di cultura religiosa. Molto sentita la presentazione della sig.na Luisella Armando e i versi d'occasione di Giovanna Amprimo.
La riunione conclusiva si è avuta in chiesa, dove il Parroco ha celebrato la Messa, eseguita con una improvvisata della cantoria femminile che svolse egregiamente la Moreno a 2 voci.
Il quadro di S. Francesco di Sales campeggiava con la Reli­quia, tra luci e fiori bellissimi offerti per la circostanza. La sera. dopo i Vespri, il dott. Freddi ha presentato gli auguri a nome di lutti con un nobile e fervido di corso sulla missione del parroco ed ha presentato pure il dono delle Associazioni di Azione Cattolica: una splendida pisside dorata, finemente lavorata in fili­grana con pietre dure.
Il Parroco, visibilmente commosso, ha ringraziato i presenti per il loro profondo sentire con la Chiesa, esortando a far vivere l'anima della parrocchia con un vero spirito di famiglia, di amore fraterno che raggiunga anche i più lontani.

2 febbraio
Nella penombra della Chiesa si snoda la bianca schiera del piccolo clero per la processione della Candelora, seguita da tutti i fedeli portanti il cero acceso: la luce del Cristo accesa dal Natale è nelle nostre mani.

4 febbraio
Nel silenzio del Cenacolo un folto gruppo di Signore ha se­guito un nuovo corso di Esercizi con mirabile serietà e raccogli­mento. Li ha predicati il Rev. P. Marchesa dei Gesuiti che ha voluto dare un tono Mariano alla sua efficace predicazione.

20 febbraio
Il Dott. Freddi, vicepresidente della Giunta Diocesana di Azione Cattolica, ha iniziato un corso di conversazioni sulla di­gnità della persona umana. Con sintesi storica ha abbracciato tutte le manifestazioni del pensiero e della vita dell'uomo. TI programma si è esteso poi all'aspetto fisico e morale dell'individuo ed è arrivato luminosamente alla Grazia. Ad ogni riunione è intervenuto un gruppo scelto e spesso numeroso di amici, che ha seguito con interesse e discussione l'argomento di così viva e alta attualità.

7 febbraio
Nel salone dell'Asilo, pavesato con gusto e festosa armonia di colori, si è celebrata la giornata delle Mamme. Le artiste appar­tenenti all'Oratorio unitamente ai bambini dello stesso Asilo hanno svolto un ricco programma musico-letterario, dovuto al paziente lavoro delle Rev.de Suore e alla Prof. Mariani per la parte musicale. Le Mamme numerose, hanno gremito il locala seguendo commosse il saggio delle loro creature. Alla fine il Parroco ha presentato il Dott. Freddi che ha trattato in modo pratico e suadente la missione e la responsabilità della Mamma nella formazione dei figli.
La festa si è chiusa con un bellissimo canto e la profonda sod­disfazione di tutti i presenti. Alle Mamme è stato offerto un piccolo lavoro ricamato dalle loro stesse bambine.

11 febbraio Anniversario della Conciliazione
N. S. di Lourdes è celebrata solennemente, nello spirito di questo Anno Mariano; al termine della Messa il Parroco legge la supplica alla Madonna.
Viene commemorato, con 'particolare competenza, dal Dott. Cav. Freddi che ricorda la questione storica e lo spirito che deve animare le relazioni di Stato e Chiesa. Con gli Uomini e le Donne di Azione Cattolica sono intervenute molte altre persone.

15 febbraio - B. Claudio de La Colombière
La ricorrenza del Santo Compatrono delle Zelatrici del S. Cuore le ha raccolte nella cappella del Cenacolo con parecchie iscritte all'Apostolato della Preghiera. Il Parroco ha celebrata a Messa e presentato lo spirito di dedizione del Santo come modello di riuscita per ogni apostolato.

25 febbraio
Dopo la partenza del primo gruppo, partono le ultime super­stiti del Cenacolo. II campo di lavoro silenzioso, esercitato con assoluta e mirabile dedizione, è oggi ricolmo di dolore. I misteri di Dio sono molti e non rimane che fare un atto di fede di fronte all'eroico sacrificio richiesto dall'ubbidienza. Alla Stazione è una folla di amici: tutte anime che avevano allacciato un miste­rioso legame con Dio attraverso il clima spirituale del Cenacolo. La Madre Malinverni tradisce finalmente la commozione del suo cuore, ma raccomanda solo la perseveranza nel bene intrapreso, la devozione alla Madonna... Tutto il resto è abbandonato alla Volontà di Dio. Questa S. Volontà. diceva la B. Teresa Couderc, è la nostra forza e la nostra gioia!

25 febbraio
I piccoli aprono il Carnevale all'Asilo con una indovinata rappresentazione. L'allegria propria dei bambini si comunica ai numerosi spettatori che affollano il salone. Vivi rallegramenti alle Rev. Suore per il lavoro compiuto.
Per le vie del paese passano i carri mascherati ed al Campo Smith ha luogo la tradizionale gara sciistica in costume.
Nella Chiesa Parrocchiale si celebrano le SS. Quarantore con la consueta solennità, predicate dal Prof. Don Gallesio, Assistente degli Universitari Cattolici di Torino, Glie ha intrattenuto i fe­deli con parola semplice e profonda.

26 febbraio
Al Piccolo Cenacolo la Sig.na Silvia Bizzarri continua l'opera catechistica per i fanciulli, e la Maestra Montabone per i ragazzini. La Sig.na Massara continua il Laboratorio sacro. Tutte si dedicano con sacrificio e nobile dedizione.

5 marzo
Il Mercoledì delle Ceneri inizia solennemente la Quaresima. richiamando tutti ad un sincero esercizio di purificazione per giungere degnamente alla Pasqua.

19-28 marzo - Sante Missioni (Come da relazione a parte) Festa degli Uomini       
Da qualche anno l'iniziativa della festa degli Uomini nella ricorrenza di San Giuseppe sta allargando. per merito dell'Associazione Uomini la sua cerchia di simpatia e di fraternità.
Dopo la funzione mattutina nella chiesa parrocchiale, la cena si è svolta quest'anno nel grande salone dell'Hotel Sommeiller.
Erano presenti 96 convitati. Al levare delle mense hanno parlato il Dott. Freddi a nome della Giunta Diocesana di Azione Cattolica, il Parroco, il Sindaco, il Can. Prof. Rivetti quale Assistente Diocesano degli homini, e i Padri Avedano e Rocco predicatori della Sacra Missione parrocchiale.

4 aprile
P. Berutti S.J. spiega cori semplicità apostolica i fini dell'Anno Mariano alle Donne Cattoliche.

11-18 aprile – Settimana Santa
La Settimana Santa nella nostra Parrocchia acquista ogni anno di più per la solennità delle funzioni e l'attiva partecipazione dei fedeli.
Di essa pubblichiamo una relazione apparsa sul giornale dei Laureati Cattolici. « Coscienza »:

« Gli amici laureati del Piemonte hanno attuato il suggerimento comparso nel n. 6 di - Coscienza - di " vivere bene la liturgia della settimana santa ritrovandosi insieme in qualche chiesa dove le funzioni liturgiche fossero particolarmente curate “.
Di loro iniziativa introdussero una variante, risultala mollo gradita ed efficace: lasciarsi cioè alle spalle il luogo dei lavoro e delle preoccupazioni giornaliere per favorire il raccoglimento in un'unica finalità.
Informazioni risultate poi esattissime rivolsero l'attenzione degli organizzatori verso Bardonecchia, dove si assicurava una ottima celebrazione delle significative funzioni: l'elevazione spirituale era quindi una fondata speranza, quella materiale una concreta realtà.
Quando la mattina del giovedì santo il gruppetto dei Laureati, entrato nell'accogliente Parrocchia e mescolatosi alla popolazione locale che la riempiva, assistette alla " Coena Domini ", ebbe la sicurezza che la speranza si era tramutata anch'essa in realtà.
Decoro, fervore, chiarezza da parte dei celebranti; compostezza, partecipazione attiva da parte della popolazione mirabil­mente preparata e guidata dal Parroco Mons. Francesco Bellando, furono le caratteristiche che si fecero subito notare e che si mantennero costanti durante lo svolgersi severo e suggestivo dei riti.
Impossibile non esserne conquistati; o di colpo, o gradata­mente: l'esperto rivisse con intima soddisfazione esperienze e sentimenti già provati, ma ripresentatisi con vivezza nuova: l'ine­sperto si vide introdotto nel mondo avvincente della Liturgia, capì quello che a mala pena aveva altre volte intuito, gustò la bellezza di certe preghiere, fu penetrato dall'armonia di certi canti, visse infine la sofferenza umana del Cristo.
In modo che, quando al termine dell'intensa Veglia Pasquale ci si avviò alla Comunione, che doveva segnare il culmine di quelle giornate di preparazione, ci si sentì veramente riecheggiare nell'anima il canto: - Sicut cervus desiderat ad fontem aquam, ita desiderat anima mea ad te, Deus.
Rivolgendo al Cristo risorto le preghiere rese più calde da un fervore nuovo, parve doveroso al gruppo riconoscente pregare anche per chi con la sua sapienza, col suo appassionato prodigarsi gli aveva procurato una così intensa gioia spirituale».
(Bice Urbinati).

22 aprile        
La Benedizione delle Case si apre sempre come un atteso in­contro di famiglia.

23 aprile        
S. Giorgio, Compatrono della nostra Parrocchia è stato solen­nizzato con ottimo concorso di fedeli.

25 aprile        
S. Marco è celebrato con le Litanie Maggiori alla Messa solenne.

I  Maggio      
S'inizia il mese di Maria che il parroco presenta come tempo di grazia speciale nell'Anno Mariano.

9-15 maggio  
Bardonecchia compie il pellegrinaggio parrocchiale dell'Anno Mariano a Lourdes.

24-25-26 maggio       
Affidiamo a Gesù che torna al Padre nell'Ascensione, le grandi suppliche di tutta la Chiesa con le antiche processioni delle Rogazioni.

27 maggio Prima Comunione e Cresima
Nel giovedì dell'Ascensione, si celebra con accurata prepara­zione la festa che più direttamente va al cuore: la prima Comunione e la Cresima dei nostri bimbi. I 50 neocomunicandi sono saliti all'inginocchiatoio trapunto di fiori ai piedi dell'altare, accompagnati dall'intensa commozione dei parenti e dei fedeli che gremiscono la chiesa. Nel pomeriggio S. Ecc. Mons. Arduino, Ve­scovo Salesiano, ha conferito la Cresima a 88 bambini ed ha rivolto calde parole d'insegnamento a tutti i presenti. Il Vescovo era accompagnato dal Rev.mo Mons. Blandino, Vicario Capito­lare. Un gruppo di bambini di Oulx si è aggiunto ai nostri per ricevere lo stesso Sacramento. La Cantoria parrocchiale ha ese­guito egregiamente la parte musicale.

(foto omessa) S. Ecc. Mons. Arduino col Vicario Capitolare Mons. Blandino per la Cresima

28 maggio Saggio ginnico
Sul piazzale della Difensiva si sono svolte le gare di educa­zione fisica delle Scuole Medie. Alla presenza della Preside Prof. Allemanno e di tutte le Autorità locali, del gruppo Insegnanti delle Medie e delle Elementari, dei parenti degli allievi e di molti invitati, hanno avuto inizio le gare al comando del Prof. Paruzzo al quale va il merito dei brillanti risultati ottenuti. Nella corsa piana di m. 80 si è vista la vittoria del corso B. Nel lancio del peso la vittoria è toccata al promettente allievo Cere­sole Giovanni che ha raggiunti i m. 12,40, seguito da Remolif Luigi, Medail Silvio, Sibille Giorgio, Marra Gianpiero, Gerard Sergio.
Fuori gara i migliori lanci li hanno eseguiti Bosticco Luigi e Sibille Luigi. Nel salto le migliori prove delle alunne sono state effettuate da Grisolia Maria e Lantelme Wilma.

30 maggio
Prima di chiudere il mese Mariano, il Parroco comunica a tutti le giornate di Lourdes, con interessanti proiezioni luminose accompagnate dalla musica riprodotta dei canti e delle cerimo­nie che si svolgono in quella terra benedetta.

31 maggio
La chiusura del mese mariano avviene nella cappella delle Grazie con la Messa cantata a voce di popolo e la consacrazione alla Madonna. Meritano una parola di lode Maria Bompard e Raffaella Claretto per la cura particolare della Cappella sempre pulita ed infiorata.
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All'Ausiliatrice la festa titolare viene celebrata con la chiu­sura del maggio così vivamente sentito e praticato dai fedeli del Borgonuovo.
La Cantoria femminile accompagnata dalla Prof. Mariani, ha eseguito con particolare effetto la Messa in musica del Moreno. La sera, dopo il Vespro solenne, il Parroco ha parlato della preghiera e della penitenza come armi presentate dall'Ausiliatrice per la nostra salvezza. La Cantorla maschile ha eseguito la parte musicale della Benedizione eucaristica. 11 Can. Fontan, felice. mente ritornato dalla lunga degenza all'Ospedale delle Molinette di Torino. ha espresso la sua soddisfazione ed ha ripreso con rin­novato fervore la cura della stia chiesa sempre tanto frequentata. I lavori di ampliamento e della casa del cappellano sono ricominciati con la speranza di una sistemazione definitiva.
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(Foto omessa) - Quadro vivente dell'Assunta

La Prof. Miranda Sestero, presidente Diocesana della Gioventù Femm. viene ad esaminare le nostre giovani sulla cultura religiosa. La soddisfazione è reciproca e le nostre brave ragazze sono complimentate largamente.

5 giugno - La festa dei carabinieri
In una cornice di solennità e di sobrietà militare è stata celebrata la festa dei Carabinieri per l'anniversario della fondazione dell'Arma. Alla presenza delle Autorità civili e militari e dei Carabinieri
della stazione e della Squadra di Bardonecchia. Il Parroco ha celebrato la Messa nella Cappella dell'Ausiliatrice. Si è quindi formato un corteo per raggiungere la Caserma dei Carabinieri pavesata di tricolori e di fiori.
Il Maresciallo Quarati ha commemorato la data festosa con bella rievocazione delle glorie dell'Arma.
Il Dott. Costantini del Consolato Italiano di Chambery ha rivolto parole di fraterna amicizia alle Autorità francesi presenti col Commissario di P.S. il Direttore della Dogana e il Capitano della Gendarmeria.

Cultura Religiosa     
Le Donne Cattoliche chiudono il Corso di Cultura Religiosa con l'interessante gara diretta dal Can. Fontan.

Mostra di lavori
In una delle aule della scuola media, allestita per l'occasione in leggiadro ed accogliente ambiente, è stata inaugurata dalla Preside, Prof. Allemano, presenti le Autorità locali, la mostra dei lavori femminili che le alunne delle medie, hanno eseguito durante l'anno scolastico, sotto l'esperta guida della loro insegnante, Prof. Maccagno.
Tutti i lavori sono stati molto ammirati, sia nell'esecuzione perfetta, sia nella loro originale varietà e buon gusto.
Alla leggiadria dei ricami faceva degna corona la mostra dei disegni degli alunni ed alunne, variatissimi nei soggetti e nello stile personale, egregiamente eseguiti sotto la valente guida del Prof. Frola.
All'inaugurazione è seguito un rinfresco offerto e servito con disinvolta signorilità da alcune alunne espositrici.

6 giugno
Un folto gruppo di fedeli con il Parroco ed il Sindaco si recano a Susa per l'ingresso di S. Ecc. Mons. Garneri, nuovo Vescovo della Diocesi.

Festa dei Coscritti
Tutti gli appartenenti alle leve del “quattro” dal 1874 al 1934, si sono riuniti festosamente a celebrare la particolare loro ricorrenza. Per la prima volta è stata organizzata una gita col­lettiva in autopullmann per trascorrere la giornata a Stresa. La comitiva guidata dalla bandiera ha partecipato alla Messa solenne nella parrocchiale portando un fresco omaggio di narcisi della nostra montagna. Il pranzo sociale si è svolto con fraterno cameratismo in un ristorante locale.
L'attrattiva maggiore della riuscitissima iniziativa è stato l'incantevole lago con le Isole Borromeo e l'isola Bella.

(Foto omesse) - I fanciulli cattolici al Corpus Domini - « Pange lingua gloriosi... » per il Corpus Domini

17 giugno
La processione del Corpus Domini si snoda solenne sino al Borgonuovo. E' stata felicemente ripresa la consuetudine della Ottava del Corpus Domini col Vespro cantato alla presenza del SS.mo esposto.

25 giugno
Il Sacro Cuore ci ricorda il dovere della riparazione per la ingratitudine degli uomini. Nella funzione del pomeriggio sono state consacrate le nuove Zelatrici.
La sera nella Sede dell'Associazione, i giovani di A. C. riscuotono una lode per la gara di Religione, e meritano un dolce rinfresco.

26 giugno      
Le Aspiranti e le Beniamine sostengono a loro volta la gara Catechistica con esito lusinghiero.

29 giugno
La festa dei S.S. Pietro e Paolo richiama la nostra fortuna e responsabilità di appartenere alla barca di Pietro. La Cantoria accompagna il suo Direttore Don Serafino Chiapusso a celebrare la solennità titolare di Rochemolles.

2 luglio
L'inclemenza del tempro non favorisce la celebrazione del Monserrato. Un discreto gruppo di fedeli partecipa alla processione e alla devota funzione nell'antica Cappella custodita con zelo dalla Fam. Medail. Dopo la Messa, il Parroco commemora il mistero della Visitazione e lo spirito di carità che deve animar la vita Cristiana. La Sig.a Emilia Canale offre anche quest'anno il pane della “Carità fraterna”.

4 luglio
Le rappresentanze delle quattro Associazioni Parrocchiali e un buon numero di Bardonecchiesi si recano al Convegno Diocesano dell'A.C. che si tiene ad Ulzio. Nel pomeriggio anche le nostre bandiere accompagnano l'imponente processione della Ma­donna Pellegrina, presieduta dal Novello Vescovo S. Ecc. Mons. Garneri.

20-22-24-26 luglio
S. Margherita, S. Maria Maddalena, S. Giacomo, S. Anna rac­colgono i fedeli nelle Cappelle di montagna. Ovunque c'è da lodare l'accurata preparazione. Alla Rhô i lavori sono finalmente ultimati anche nell'interno dell'antica e decorosa Cappella di S. Margherita.

23-30 luglio Corsi di spiritualità per villeggianti
Come negli anni passati, anche quest'anno si è cercato di toc­care problemi di interesse spirituale per le persone colte e l'esito ha superato l'aspettativa.
Sede dei corso, è stata questa volta la Villa Rigoli che ha messo gentilmente a disposizione il suo vasto e silenzioso giar­dino. La raccolta bellezza del luogo ha contribuito non poco al largo respiro delle anime dei partecipanti.
Il P. Giovanni  Arrighi dei Domenicani dello studentato teologico di Bologna, in dense lezioni, ha delineato nei tratti fonda­mentali, le relazioni tra Biologia e Vangelo, le apparenti contraddizioni e la posizione della verità eterna di fronte alla scienza. Ha poi trattato del processo spirituale dell'anima alla ricerca di Dio esaminando soprattutto il problema del dolore.
Le conferenze culturali sono state coronate da tre giorni di ritiro spirituale che portarono tutti nella più luminosa realtà di Cristo.
L'assemblea divenne sempre più numerosa alle tre prediche quotidiane. Il P. Enrico Paravagna ha commentato varie parabole del Vangelo sul fine dell'uomo suscitando profonda attenzione. Il Parroco aveva offerto ad ogni partecipante una copia del Vangelo perchè tutti potessero agevolmente seguire la parola di Dio fermandosi a meditarla. Il P. Arrighi, verso sera teneva le altre meditazioni degli Esercizi intercalate da una mezz'ora di libera discussione sull'argomento proposto, destinato unicamente a chiarire di più la divina Rivelazione.
Sabato mattina la conclusione si è svolta ai piedi dell'altare dove il Parroco ha celebrato la Messa e distribuita la Comunione, consolantissima per numero e fervore. Il P. Paravagna ne commentò le parti principali e chiuse con la stia ardente parola.
Indubbiamente il corso ha riconfermato che le esigenze spi­rituali sono sempre vive, non solo sul piano intellettuale e scien­tifico, ma ancora e soprattutto su quello interiore del mistero di Dio nel cuore dell'uomo.

31 luglio
Presso la villa ospitale della Sig.ra Dogliotti. i raduna un eletto gruppo di villeggianti per il corso di « Rinascita » aperto dai Parroco col commento di un brano di Vangelo.

I  agosto Giornata Mariana
Domenica venne celebrata la giornata Mariana per tutti i villeggianti. Nella chiesa parrocchiale era stata posta in parti­colare rilievo l'antica statua della Madonna e a tutte le Messe venne ricordato lo scopo dell'anno dedicato a Maria. Nel pome­riggio, dopo il canto del Vespro, il P. Paravagna ha tenuto il Rosario meditato ad una splendida accolta di fedeli. Ogni Mistero venne pure commentato da esecuzioni corali con accompagnamento d'organo.

5 agosto
Celebrando la Madonna del Rocciamelone, Patrona di Valsusa, ricordiamo quest'oggi il possesso canonico di S. Ecc. Mons. Garneri come Vescovo di Susa.

8-9-10 agosto
Il Dott. Freddi, il Capitano Pegoraro, il Rag. Beraldi partecipano alle 3 giorni Diocesana degli homini nella splendida Ab­bazia della Sacra di S. Michele sopra la Chiusa.

13 agosto Festa Patronale
Preceduta da un triduo devoto, si è celebrata la solennità di San Ippolito: manifestazione sentita ed imponente di tutto il popolo. Il Sindaco aveva invitato la popolazione con apposito gentile manifesto. Alle 10,30 facevano solenne ingresso nella chiesa, accompagnati dal Parroco, i Priori dell'anno sig.ra Adele Bompard Retaly col Cav. Edoardo Amprimo, i Vice Priori Sig.ra Ida Bizzarri e Sig. Giuseppe Medail, il Sindaco cav. Mauro Amprimo con il Consiglio, il Capitano Molinari della finanza, il Commissario di P. S. Dott. Giusto, il Maresciallo dei Carabinieri e le altre Autorità. Erano presenti le bandiere dei Coltivatori Diretti, degli Uomini di Azione Cattolica e il gonfalone del Comune. Due paggi portavano i tradizionali pini fioriti. Il novello Sacerdote Don Giuseppe Peyrolo ha cantato la Messa coi ministri Can. Anselmetti e il Parroco di Albenga Mons. Falaguerra ha illustrato superbamente la figura di S. Ippolito rile­vando il valore e la necessità del sacrificio nella vita cristiana. Un gruppo di ragazze nell'antico costume del paese ha offerto e poi distribuito il pane benedetto della « carità fraterna ».
Nel pomeriggio, dopo i Vespri solenni e la Benedizione, il Parroco ha distribuito i premi ai chierichetti ed alle fanciulle più assidue all'Oratorio e ai Vespri. Il primo premio è toccata a pari merito a Mario Ambrosis e a Franco Santoro, e per le bambine a Favario Giuseppina, Caccia Natalina, Gerard Adelina e Chareun Rosanna.
Sulla piazza Don Vachet, per iniziativa di un gruppo di volerosi sig.ri Cesare Gleise e Roberto Griot, si sono svolti giochi popolari che hanno attirato larga simpatia e partecipazione di gente. Assai applaudita la corsa dei sacchi, le pignatte, l'albero della cuccagna ricco di bellissimi premi.
Al Cinema Lys e al Palazzo delle feste, con la gentile collaborazione del Sig. Rag. Cassolini, venne dato il film « Bernadette ». Scesa la notte, fuochi d'artificio di splendido effetto, chiusero la grandiosa giornata patronale.
Elenco degli altri chierichetti premiati: Mirai Alberto - Bompard Franco - Bompard Giuliano - Bompard Sergio - Varetti Bruno - Campolo Luigi - Malavasi Giorgio - Novo Michelangelo - Dolci Sergio.
I Priori dell'anno Cav. Edoardo Amprimo e Sig.ra Adele Bompard ved. Retaly hanno offerto L. 6.000 per aprire il fondo pro restauro scalini d'ingresso della Chiesa.

15 agosto L'Assunta
Il 15 agosto è stata una intensa giornata di fede e di devo­zione mariana. Ovunque si è sentita la gioia delle feste intime e solenni: parrocchiani e villeggianti si sono stretti al « loro Vescovo Sua Ecc. Mons. Garneri.
L'illustre Presule, accompagnato processionalmente attraversi la piazza affollata di popolo plaudente, trovò la chiesa nel sui ornato più festoso, rigurgitante di fedeli. Dalla cantoria scendevano le acclamazioni alternate dalla corale e dal popolo stesso.
Sua Eccellenza celebrò la Messa parrocchiale, assistito dal Parroco e dal Can. Pavesio di Chieri, circondato dal Piccolo Clero diretto dal Padre Franzos dei Gesuiti. Al Vangelo il Ve­scovo, dopo un delicato pensiero per la nostra parrocchia e dopo aver rilevato le coincidenze mariane con le date delle sue primizie episcopali, passò a commentare in sintesi breve e pro­fonda lo splendido Oremus dell'Assunta applicandolo, con incisive considerazioni, alla pratica della vita cristiana. L'attenzione dei presenti fu vivissima.
Terminata la Messa, l'uscita del Vescovo è avvenuta fra il commosso e riverente omaggio della folla, e particolarmente delle Autorità locali, delle presidenze delle varie Associazioni, dei Priori di S. Ippolito, e di numerose personalità fra cui il Comandante generale dei Carabinieri S. Ecc. Morosini, di S. E. il Gen. d'Armata Morelli, degli On. Badini Confalonieri, Rossi, Silvestri, Marconcini, e di molte altre personalità.
(Foto omessa) - S. Ecc. Mons. Garneri s'intrattiene coi fedeli sulla piazza della chiesa
Nel pomeriggio Mons. Vescovo, che già aveva visitato al mattino il Campo degli Esploratori francesi, saliva a Millaures per incontrarsi con quella fedele popolazione e, più tardi, all'antico forte del Bramafam sede estiva del Collegio Salesiano per la Terrasanta, di Mirabello Monferrato. I giovani rivolsero un vivace omaggio di canti e di versi assai delicati ed applauditi.
Quando il Vescovo lasciò Bardonecchia, era sera e il suo passaggio fu salutato da continue ma­ nifestazioni di devoto affetto e di viva riconoscenza per l'ambito dono della sua visita nel gior­no dell'Assunta.

(Foto omessa) La cappella del Vernet

24 agosto
San Bartolomeo Apostolo è festegggiato nella vecchia Cappella del Vernet con la tradidzionale solennità.
Le sorelle Ambrois Rosalia e Celestina hanno prepa­rato ogni cosa, con molto decoro.     

I  settembre Concerto
Nel Grande salone del Palazzo delle Feste, gentilmente concesso dal rag. Cassolini, si è svolto uno straordinario concerto del celebre Maestro Luciano Sangiorgi, a beneficio delle Missioni Salesiane dell'India. E' stata mirabilmente inter­pretata musica di Ottinsel, Lecuona, Chaplin, e di autori vari moderni, tutti ascoltati attentamente e con visibile diletto spiri­tuale. L'avv. Chauvelot ha presentato, con nobili espressioni lo scopo del concerto e un missionario dell'india ha illustrato le condizioni della sua terra d'apostolato.

5 settembre   
Il P. Osta, Provinciale dei Gesuiti, ci regala la sua visita annuale rivolgendo la sua chiara parola alla Messa grande.

8 settembre Pellegrinag gio al Chârmaix
L'Ufficio Parrocchiale ha lavorato in questi giorni unicamente per il Chârmaix. La Madonna ricompensi la Marchesa Clavarino Adele per la sua opera paziente nel compilare centi­naia di iscrizioni.
Il tradizionale pellegrinaggio che si rinnova da secoli, ha orientato verso l'antica cappella della montagna Savoiarda migliaia di pellegrini.
Dopo la cerimonia dei francesi con la processione « aux flam­beaux », la Messa nella prateria e il canto del « Magnificat », il can. prof. Rivetti ha celebrato per gli italiani e rivolto la sua ardente parola seguita con visibile emozione.
Al mattino il Vescovo di St. Jean de Maurienne ha pontifi­cato e parlato alla folla dei fedeli ed il can. Rivetti ha concluso con rinnovato fervore invitando tutti alla filiale devozione verso la Madonna.
II capostazione di Bardonecchia aveva provveduto gentilmen­te ad aumentare le vetture dei treni del 7-8 settembre, ed il Com­missario di P. S. aveva firmato circa 1700 permessi di italiani.
14 settembre  Il Prefetto e il Vescovo inaugurano le « Opere di Propresso »
Martedì 14 settembre, è avvenuta l'inaugurazione delle « opere di progresso ».
La prima cerimonia si è svolta, nella Valle del Frejius, presso la regione Gravière, dove i fratelli Borea di Orbassano, con mi­rabile tenacia e spirito di iniziativa hanno costruito un grandio­so complesso di margheria moderna. E' intervenuto S. E. il Pre­fetto della Provincia, Gargiulo, che, accompagnato dal Sindaco cav. Amprimo, dall'on. Stella, dal Commissario di P. S. dott. Giusto Donato, dai Tenenti dei Carabinieri di Susa e di Ulzio, dal Sindaco di Orbassano, dal sig. Emanuele Medail presidente dei Coltivatori Diretti di Bardonecchia, da altre autori­ta e dal Sig. Amedeo Vallory primo collaboratore dell'opera, ha visitato le razionali costruzioni alpine rallegrandosi vivamente coi proprietari fratelli Borea.
Il Parroco ha celebrato la Messa e, al termine, ha commentato la fatica di questi uomini per realizzare un'opera di vero progres­so a 2000 metri, ed ha preso spunto dalla festa dell'esaltazione della Croce per auspicare ai frutti migliori e duraturi. L'on. Stel­la ha elogiato i due proprietari ed ha trattato dell'industria del lane e delle necessarie riforme della medesima.
Alle 13, nel salone del Sommeiller, veniva offerto un pranzo in onore del Prefetto da parte del Comune e dei fratelli Borea. Alle autorità sopra elencate s'aggiungevano l'on. Sibille e l'on. Marconcini e altri rappresentanti di Enti Provinciali e del Co­mune. Al levar delle mense giungeva S. E. Mons. Garneri. Vesco­vo di Susa, che venne accolto dallo stesso Prefetto. Le autorità ci sono recate subito alla mulattiera di Millaures, dove, il Prefetto ha dato il primo colpo di piccone per la costruzione della nuova strada. Veniva quindi inaugurata l'opera attesa da quanti sono intralciati dal passaggio a livello centrale, la nuova via che eli­mina le difficoltà crescenti del traffico. Mons. Vescovo ne dava la benedizione rituale e pronunciava opportune parole tratte dal­la preghiera Liturgica della Benedizione stessa, mentre augura­va che nessun ostacolo venisse mai ad intralciare la via del pro­gresso spirituale di ogni individuo. La nuova strada ha preso i1 nome di Via Torino.
L'anima della felice realizzazione è stata il sig. Gigi Natale Bosticco clic fu coadiuvato dal Comune e dalla valida collabora­zione di varie imprese edili del luogo.
Su di un palco venivano poi consegnate due medaglie d'argen­to al Valor Civile ai fratelli Umberto e Giorgio Grimaldi per il salvataggio della bimba Vallry caduta nel torrente Rochemolles. Venivano in seguito premiate due villeggianti fedelissime: la signora Teresa Mareneo di Torino di 94 anni che da oltre 60 anni ritorna ogni estate a Bardonecchia, e la Contessa Maria Dal Verme di Milano che vi abita da oltre 40 anni diffondendo tanta bontà intorno a sè.
Il “grazie” del Comune a queste due villeggianti è rappre­sentato da un piccolo stemma di Bardonecchia montato come elegante spilla d'oro.

19 settembre Concerto vocale
Per interessamento del Can. Pavesio è venuta fra noi la famosa scuola del Maestro Prof. Michele Mondo di Chieri. Alle 11 hanno cantato la Messa del Jon con meraviglioso effetto e vero godimento spirituale. Il Parroco li ha ringraziati ed elogiati, an­che per la nota di solennità portata alla celebrazione di N. S. del­la Salette che la parrocchia celebrava in quel giorno. Nel pomeriggio un numero imponente ed eletto di persone ha seguito lo splendido Concerto vocale diretto dal maestro Mondo Junior.
A metà concerto il Comm. Vergnano, presidente della Corale, ha raccontato la storia e la vita di questa organizzazione premiata in Italia e all'Estero, ed ha ringraziato per l'accoglienza avuta. Era con lui tutto il Consiglio di Amministrazione e l'Arciprete del Duomo di Chieri. L'ultima bicchierata venne offerta gentil­mente dal Cav. R.Ambrois.

21 settembre
Passa alla Stazione il Pellegrinaggio Diocesano di Lourdes. Andiamo ad accompagnare il piccolo gruppo di Bardonecchia che vi partecipa e ad ossequiare S. Ecc. Mons. Vescovo che scende subito dal treno, e gradisce il nostro omaggio e i fiori gentili di un gruppo di fedeli.

(foto omessa) - Don Serafino Chiapusso Parroco di Rochemolles
25 settembre
« La Valsusa » porta la comunicazione ufficiale della nomina del nostro Don Serafino Chiapusso a parroco di Rochemolles. Di Lui vorremmo dire molte cose belle, ma ce l'ha proibito, sotto pena di perdere la sua amicizia. Ripetiamo a Lui, pubblicamente, il nostro attaccamento sincero e i nostri auguri migliori per un fecondo ministero di bene in quella disagiata parrocchia, men­tre raccogliamo nel cuore il suo esempio di dedizione completa, di spirito di sacrificio che lo rendono vero sacerdote di Cristo.

3 ottobre
Gli Ex-internati celebrano solennemente il decennale della loro deportazione in Germania, riuniti con fraterno cameratismo.

(foto omessa) - S. Francesco al Bersac che attende d'essere restaurata
4 ottobre
S. Francesco d'Assisi viene celebrato nell'antica cappella del Bersac, così bella nella sua linea architettonica e nella sua solitudine, ma bisognosa di restauro. Al Convento si svolge la cele­brazione solenne del Santo titolare. Ogni anno un nuovo lavoro viene ad accrescere il decoro e la praticità. Viene così inaugurato il nuovo artistico ingresso che divide opportunamente la Cappella dal resto del Convento. Anche quest'opera di particolare effetto è dovuta all'iniziativa e al lavoro del P. Davide coadiuvato da P. Salvatore.
Le Scuole Elementari intanto celebrano, sotto lo sguardo di S. Francesco, l'inaugurazione dell'Anno scolastico. Il Can. Fontan col cuore di antico insegnante, dopo la Messa, rivolge toc­canti e appropriate parole di circostanza.

5 ottobre
Le campane annunciano festose la restituzione di Trieste ita­liana. le bandiere sventolano al sole accre,eendo la sioia di tutti.

6 ottobre
Le Aspiranti e Beniamine si raccolgono all'Asilo per una giornata di ritiro per riprendere con maggiore energia l'anno scola­stico. La predica con particolare vivacità il Padre Caterini della Salette.


Il cancelletto dell'altare
E' un'opera di pregevole fattura che s'intona assai bene con l'oro dell'altare maggiore e accresce il decoro della casa di Dio. Era un lampadario della sala del biliardo di Villa Marsaglia - Medici di Torino e ha trovato una sistemazione degna del suo valore. Il nostro artigiano Teodoro Costalaia, con particolare competenza, ha saputo realizzarne la trasformazione ideata, dando ancora una volta prova del suo senso artistico e della sua ca­pacità. Ai donatori rinnoviamo il nostro ringraziamento, unito a quello dei giovani per il biliardo così desiderato e apprezzato.

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06/06/00

Il MIRACOLO EUCARISTICO - Torino 1453 (bollettino di Bardonecchia - 1953)

Carissimi,

Il 1953 é dominato da avvenimenti di straordinaria importanza per tutti noi: il Congresso eucaristico diocesano di Exilles e il Congresso Nazionale di Torino.
A queste manifestazioni ci prepareremo nel miglior modo possibile, rinnovando il fervore delle antiche tradizioni di Bardonecchia, con una particolare celebrazione della nostra Parrocchia e della Vicaria.
Sua Eccellenza Mons. Ugliengo, nostro amatissimo Vescovo ci ha dato l'annuncio dell'avvenimento con la sua Lettera Pastorale della quale riportiamo qualche spunto:
Il furto ad Exilles

« Fratelli e Figli dilettissimi in Gesù Cristo,

La sera del 6 giugno 1453, in Torino, nella piazza S. Silvestro, un mulo guidato da due mercanti si accasciava pesantemente al suolo, mentre uno dei sacchi, legati sulla groppa, cadeva a terra e si apriva lasciando rotolare sul sel­ciato il suo contenuto. Tra i vari oggetti sparsi sul terreno, una teca preziosa improvvisamente si alzò da sé in aria e dopo essersi aperta ed aver lasciato uscire un'ostia raggiante cadde nuovamente a terra. Lo stupore prese tutti i presenti che cominciarono a gridare al miracolo, mentre veniva avvisata l'Auto­rità Ecclesiastica. L'Arcivescovo Mons. Ludovico da Romagnano prontamente accorse circondato dal Clero e iniziò quella preghiera fervida, ripetuta poi da tutto il popolo: «Mane nobiscum, Domine»: « Resta con noi, Signore ».
La calda ed ardente implorazione venne esaudita dal Signore; l'ostia raggiante discese lentamente e si posò sul calice sorretto dall'Arcivescovo e venne portata alla Cattedrale fra un tripudio di gioia e di commozione profonda.
Quell'ostia consacrata era stata rubata ad Exilles, dove i soldati del Duca Lodovico di Savoia, dopo aver occupato il forte, avevano saccheggiato le case e la chiesa parrocchiale, vendendo poi la refurtiva ai mercanti di passaggio che l'avevano portata a Torino.
Da quel giorno Torino é divenuta la Città dl SS. Sacramento e quest'anno, V Centenario dell'avvenimento miracoloso, ricorderà quel fatto celebrando anche un Congresso Eucaristico Nazionale.
L'Ostia Prodigiosa
l'Arcivescovo mons.Romagnano
Mentre esultiamo coi Torinesi per il grande miracolo, che viene a confermare quanto già crediamo colla nostra fede nella presenza reale di Gesù nell'Eucaristia non possiamo non ricordare con tanta pena il sacrilegio, perpetrato proprio nella nostra Diocesi in quel lontano 1453. Il furto sacrilego che diede occasione al miracolo é stato consumato tra noi, anche se i ladri erano forestieri, ed il viaggio sacrilego é stato fatto attraverso la nostra valle per giungere a Torino. Per questo non possiamo non sottolineare questa ricorrenza e poiché Gesù per la Sua eternità é sempre presente in tutti i tempi, noi dobbiamo anche oggi presentarGli omaggi di riparazione, di fede e di amore, quasi a fargli dimenticare l'indegno trattamento subìto in quell'occasione e ricompensarLo con nuovi attestati di fede più profonda e di amore più ardente.
A questo scopo abbiamo indetto e stiamo celebrando le grandi funzioni riparatrici in tutta la Diocesi, nelle singole parrocchie, sperando ed augurandoci di arrivare anche a tutte le anime e a tutti i cuori.
Non posso infatti non ricordare che se Gesù abita nei tabernacoli materiali delle nostre chiese coll'Eucaristia, Egli, nella sua bontà, si compiace di fare anche dei cuori degli uomini un suo tabernacolo su questa terra, e non posso non tener presente che purtroppo anche da questi tabernacoli il Signore può essere involato, come da quelli delle nostre chiese, che anzi i ladri che attentano all'integrità di questi tabernacoli spirituali sono ancora più numerosi di quelli che tentano di manomettere i tabernacoli materiali.
Questa dolorosa visione che mi colpisce e mi porta a considerare che se dobbiamo vigilare sulla sicurezza dei tabernacoli delle nostre chiese per la loro incolumità, tanto più dobbiamo vigilare sulle nostre anime perché da queste non venga rubato il Signore; se si é giunti a provvedere le chiese di tabernacoli di sicurezza, é ancora più urgente provvedere alla difesa ed alla sicurezza delle anime nostre, veri tabernacoli viventi di Gesù, perché rimangano immuni dalla triste sorte di perdere il Signore.
Ecco, perché, seguendo l'ispirazione del Signore, Vi invito a fare nostra e ripetere sovente, in modo speciale durante quest'anno eucaristico, la preghiera dei Torinesi di quel lontano 1453: «Mane nobiscum Domine, resta con noi, Signore». Sia questa preghiera espressione della trepidazione nostra davanti alla possibilità, al pericolo di perdere il Signore in mezzo a tante insidie; sia effetto della constatazione della necessità di fare rimanere il Signore con noi, nella mente, nel cuore e nella vita; e finalmente sia motivo di consolazione e di speranza, nel vederla esaudita nel mistero eucaristico che fa restare Gesù con noi, in noi e per noi.

Mons. Vescovo, dopo aver sviluppato ampiamente l'argomento enunciato, c'invita a celebrare una settimana eucaristica parrocchiale con spirito di riparazione, di adorazione e di preghiera. Per questo scrive ancora nella sua lettera:
«Sappiate valorizzare al massimo queste settimane eucaristiche, che dovete considerare come un primo, grande dono d'amore che vi fa il Signore: valorizzate colla vostra fattiva partecipazione a tutte le iniziative che saranno prese per assicurare ad esse copiosi frutti spirituali e valorizzate col vostro generoso contributo di preghiere, di opere e di offerte: valorizzatele coll'attingere largamente alla sorgente di grazie che il Signore nell'Eucarestia mette a nostra disposizione: non permettere che durante queste settimane eucaristiche e durante il Congresso Egli abbia a passare in mezzo a Voi, senza lasciarvi il dono della sua pace, senza illuminare, purificare, fortificare e santificare l'anima vostra.
Davanti al mio spirito si presenta in questo momento una magnifica, grandiosa visione: vedo tutta la nostra Diocesi come trasformata in un grande tempio vibrante di pietà eucaristica; vedo tutte le nostre anime diventate tabernacoli viventi della Divinità; vedo tutta la nostra Valle risplendere della luce che irradia dal sole divino: Gesù Eucarestia».
Il lavoro che ci attende é chiaro e preciso, non privo certamente di difficoltà. Cercheremo che la Settimana eucaristica non si riduca ad una cosa puramente esteriore, ma ne penetreremo lo spirito per ritrarne il frutto migliore.
Non posso ancora dare il programma della Settimana che si svolgerà a Bardonecchia dopo Pasqua, a suo tempo riceverete un invito individuale.
Per interessare tutta la popolazione il SS.mo Sacramento verrà solennemente esposto all'adorazione nella Chiesa parrocchiale e successivamente a Maria Ausiliatrice e poi alla Cappella dei Villeggianti con turni anche di notte. La predicazione avrà come tema centrale i nostri rapporti con Dio e c'indicherà nella Eucarestia Gesù nostro compagno del viaggio terreno, nostro nutrimento spirituale, nostra vittima dalla quale dipende la salvezza.
Verrà proiettato il documentario «Miracolo a Torino» così intimamente legato con la nostra valle per il fatto di Exilles, e in seguito il film « Eroi senza gloria ».
Le conferenze per categoria e quelle per soli uomini si concluderanno con funzioni particolari.
La celebrazione terminerà con il piccolo Congresso di tutta la nostra vicarìa a Melezet.

Conto sulla comprensione e la generosa collaborazione di tutti, sicuro che con la preghiera e il sacrificio contribuiremo anche noi all'atmosfera calda e luminosa di questo anno dell'Eucarestia.