18/02/07

S. Pietro Apostolo ROCHEMOLLES (2006)

In questo articolo:
FESTA PATRONALE DI ROCHEMOLLES
NBC PUNTA I RIFLETTORI SULLA CONCA...
È NATA LA PRIMA STRUTTURA ALBERGHIERA A ROCHEMOLLES 
SERATA DI PROIEZIONE FOTO ESTATE 2006
60 ANNI DI MATRIMONIO A ROCHEMOLLES
40° DI MATRIMONIO
ROCHEMOLLES RICORDA MONS. MARIO BONACCHI
LA FESTA DI SANTA EMERENZIANA

Parrocchia
S. Pietro Apostolo
ROCHEMOLLES
FESTA PATRONALE DI ROCHEMOLLES
Domenica scorsa, 25 giugno, è stata onorata, in occasione della sua festa patronale, dalla presenza di due eminenti prelati, che hanno officiato la S. Messa delle ore 11 presso la chiesa S. Pietro Apostolo: Mons. Renato Boccardo, Segretario generale del Governatorato del Vaticano, e Mons. Jean Michel di Falco, Vescovo di Gap (Francia).
Don Paolo Di Pascale, facendo gli onori di casa e nel ringraziare le due autorità ecclesiastiche intervenute, ha sottolineato l’importanza di tale incontro, tra la Diocesi di Susa e la Diocesi di Gap su di un territorio che un tempo apparteneva allo stesso Stato: Rochemolles infatti faceva parte del Delfinato. «Ancora oggi le due comunità sono legate da una Valle – ha sottolineato don Paolo –, la Valle Stretta, sulla cui sommità giace la storica cappella del Monte Tabor, ed è un’occasione questa per rinsaldare i vincoli di amicizia, che affonda le sue radici in secoli di storia comune».
Con grande gioia di tutti in presenti Mons. Boccardo ostentava la croce pettorale, dono dei suoi fedeli. È l’esatta riproduzione della croce processionale di Rochemolles. Il prezioso oggetto cinquecentesco di alta oreficeria, firmato da Yppolite Borrel di Briançon, esposto per l’occasione, è conservato presso il Museo di Arte Sacra a Melezet.
Nel corso del rito religioso è stato annunciato un prossimo intervento restaurativo su di una statua lignea cinquecentesca, dedicata alla Madonna, anch’essa presente in chiesa, essendo di sua appartenenza, ma solitamente custodita al Museo. Per integrare il finanziamento già promesso dalla Compagnia S. Paolo per una somma di 3.000 Euro a fronte del costo totale di 6.000, l’Asso Agri si impegnerà a reperire i rimanenti fondi con la vendita di magliette, raffiguranti la storica frazione.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose persone ed autorità comunali, tra cui il Vicesindaco Claudio Guiffre, gli assessori Michele Bertessa, Roberto Canu, il consigliere Roberta Allizond e i rappresentanti del Consorzio, organizzatore dell’intera giornata festiva.
Purtroppo un violento temporale ha ostacolato la processione prevista per le vie molto ben addobbate della graziosa frazione, rinata dopo la realizzazione del paravalanghe. Ma la festa è proseguita con un rinfresco, un pomeriggio di animazione ed una serata danzante.
Luisa Maletto

Foto omesse
A sinistra S.E. Mons. Renato Boccardo, a destra S.E. Mons. Jean Michel di Falco-Leandri.
Il Coro della Parrocchia di Millaures accompagna la Messa celebrata dai due Ecc.mi Vescovi.
Mons. Boccardo benedice il “pane della carità” all’offertorio della Messa.
La Priora distribuisce il pane all’uscita della Messa.

* * *
Anche dalle pagine del Bollettino il Parroco vuole rinnovare il suo ringraziamento a quanti hanno partecipato alla nostra festa, rendendola quest’anno così particolarmente solenne: in primo luogo ai due Ecc. Vescovi: Mons. Renato Boccardo e Mons. Jean Michel di Falco, che con la loro presenza hanno onorato il nostro umile paese, con tanta amabilità da suscitare in tutti i presenti la più viva simpatia.
Grazie in particolare a Mons. Boccardo che, con le sue parole si è voluto complimentare per i lavori di restauro compiuti nella nostra chiesa, vero gioiello d’arte: non ci sembrava vero di avere in mezzo una figura che abbiamo vista per anni in televisione, accanto al Papa Giovanni Paolo II, in tutti i Paesi del mondo!
Grazie alle autorità comunali sempre presenti nella ricorrenza, grazie all’Asso Agri di Rochemolles che ha addobbato il paese e offerto il rinfresco sotto il tendone, con la sua presidente sig.ra Mirella Simiand, recentemente riconfermata nell’incarico; grazie alle due giovanissime Priore, Elisa Chareun e Gessica Vallory, splendide nell’antico costume, che
hanno offerto e distribuito il pane benedetto.
Grazie infine al Coro di Millaures che anche quest’anno è venuto a rendere più solenne la nostra festa con i suoi canti.
NBC PUNTA I RIFLETTORI SULLA CONCA...
Forte interesse ha destato Bardonecchia e la sua conca ai media americani ed in particolare al NBC. Prima ancora che iniziassero le Olimpiadi una troupe proveniente da Washington ha ripreso non solo il sito di gara e la graziosa frazione di Melezet, ma è entrata nel cuore del Borgo Vecchio. Qui soffermandosi su alcune  tipiche case del 1500 recentemente restaurate, su caratteristici angoli e vicoli, ha effettuato riprese alla chiesa parrocchiale. Ha rivolto, anche, qualche domanda al Sindaco Francesco Avato sulle aspettative dell’intera comunità nei riguardi dell’imminente evento.
Domenica scorsa invece una troupe di New York si è avventurata nel pieno di un’abbondante nevicata sulla strada provinciale che porta a Rochemolles.
L’antichissima frazione si è presentata ai loro occhi come un villaggio fiabesco, uscito dalle pagine di un romanzo di Andersen. Tutti i componenti della troupe sono rimasti estasiati e soprattutto meravigliati nell’apprendere che già nell’anno 1000 il villaggio era abitato e che qualche artista itinerante aveva lasciato nel 15° secolo una testimonianza della sua abilità, affrescando una parte della trecentesca chiesa parrocchiale.
Sono stati colpiti dal racconto sulla disastrosa valanga del 1961 ed hanno voluto avvicinarsi nel limite del possibile (la neve raggiungeva le ginocchia degli operatori!) al nuovo paravalanghe inaugurato l’anno scorso.
Proseguendo nelle riprese hanno poi voluto immortalare nei loro obiettivi un pasto tradizionale di Rochemolles presso il ristorante «’l Fouie» gustato accanto ad un suggestivo caminetto acceso. Polenta fumante, tocchetti di tome intinti nel miele locale, stufato di cervo e di bue cotto nel vino rosso valsusino hanno rifocillato gli infreddoliti americani.
La trasmissione, visibile in Italia solo tramite antenna satellitare, andrà in onda probabilmente questa settimana. Con il titolo “Today” (oggi) vuole illustrare agli utenti televisivi una giornata a Rochemolles.
Luisa Maletto
Anche la giovane Priora distribuisce il pane benedetto nell’atrio della chiesa.

È NATA LA PRIMA STRUTTURA ALBERGHIERA A ROCHEMOLLES
Ad un anno dall’inaugurazione del paravalanghe a Rochemolles, la graziosa frazione bardonecchiese è veramente rinata: il 4 agosto scorso è stata aperta la prima struttura alberghiera: il nuovo residence “Lo Chalet della Guida”.
L’incantevole paesino a 1.600 metri di altitudine ha vissuto per circa quarant’anni un periodo di torpore. Dopo la valanga assassina del febbraio 1961, era stato evacuato, e posto il divieto di abitabilità. Solo d’estate qualche nativo, sfuggito alla disgrazia, ritornava nella sua grangia, o qualche villeggiante soggiornava per poche settimane in rustiche abitazioni ristrutturate. La frazione, comunque, nel periodo estivo si è sempre animata, grazie anche all’impegno del consorzio agricolo, che attraverso l’organizzazione di feste popolari e manifestazioni varie ha attirato sempre più pubblico, e all’attività di due ristoranti.
In aggiunta i restauri dell’antichissima chiesa del XIII secolo, dedicata a S. Pietro Apostolo, l’allestimento di un museo etnografico e la risistemazione del mulino hanno offerto ai visitatori l’opportunità di conoscere ed apprezzare le testimonianze di una storia millenaria.
Il paese, rimasto Comune fino al 1927, contava nel 1700 ben 600 abitanti, ma causa le continue cadute di valanghe a poco a poco si spopolò fino a contare dall’ultima valanga meno di cento abitanti. Ma ora grazie al paravalanghe, due coraggiosi imprenditori, Angela ed Alberto Borello, già proprietari del ristorante «’l Fouie» hanno deciso di aprire questo accogliente residence, ristrutturando due ruderi di baite. Ricostruito con pietra e legno, tipici materiali locali, si inserisce perfettamente nell’ambiente offrendo una ricettività di ben dieci appartamenti, tutti arredati, in versione: monolocali e bilocali, dislocati tra il primo piano e la mansarda. Il luogo è ideale per chi vuol trascorrere vacanze riposanti, lontano dai rumori, e in un ambiente ancora pulito, a due passi dagli innumerevoli sentieri che si snodano nell’affascinante Vallone, che culmina con il colle del Sommeiller. Ma è anche un’invitante meta per luna di miele, suggellata dal rito religioso celebrata nella romantica chiesetta, che un tempo benedì tante unioni.
Per informazioni e prenotazioni: info@chaletdellaguida.it - tel. 0122.999670.
Luisa Maletto
L’affresco sull’arco del presbiterio,
riportato alla luce dai recenti restauri.
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SERATA DI PROIEZIONE FOTO ESTATE 2006
La sera del 20 agosto si è tenuta una serata di proiezione di fotografie, scattate con la conosciuta bravura dal sig. Domenico Pagnotto, sia della festa di San Pietro – che ha visto quest’anno l’eccezionale presenza di due Vescovi – come delle feste alle cappelle di montagna.
L’iniziativa purtroppo si è concretizzata in poco tempo, così che non è stata possibile una adeguata propaganda al riguardo. Nonostante questo, un discreto numero di presenti ha rivissuto l’estate ormai agli sgoccioli attraverso le immagini, elaborate al computer da Stefano Bompard, che ha curato pure la proiezione.
Ringraziamo il sig. Pagnotto e l’ing. Bompard e ci proponiamo di ripetere l’iniziativa nella prossima estate, segnalandola per tempo.
Festa di S. Rocco. L’allegra orchestrina continua la festa in casa Rocci, dopo la Messa nella cappella del Santo.

60 ANNI DI MATRIMONIO A ROCHEMOLLES
Raramente una coppia di coniugi raggiunge brillantemente il traguardo dei sessant’anni di matrimonio, vuoi per cause naturali vuoi per cause legali, oggi più che mai probabili. Eppure sabato scorso Antonio e Maria Cecilia  Vallory hanno voluto riformulare la sacra promessa d’amore nella chiesa di Rochemolles, dove il 19 maggio 1946 univano le loro vite in matrimonio. Un anniversario eccezionale, dunque, festeggiato da figli e nipoti e celebrato dal Parroco don Paolo Di Pascale che, nel corso della suggestiva funzione, ha ricordato la lunga vita matrimoniale dei vispi sposi, lui 89 anni, lei 82, iniziata subito dopo il rientro di Antonio dalla guerra in Albania. Lei dedita alla cura della casa e dei figli, lui da sempre dipendente della società degli impianti di risalita presso la mitica seggiovia monoposto di Campo Smith, ormai anch’essa in pensione.
Entrambi di Rochemolles, con lo stesso cognome, come accade spesso in queste piccole comunità, Antonio e Maria Cecilia avrebbero voluto rimanere per sempre nel loro luogo natio. Purtroppo la valanga del 1961 li costrinse a lasciare la loro casa e scendere a Bardonecchia, insieme agli altri sfortunati abitanti. Ma non hanno dimenticato Rochemolles. Appena possibile salgono sulle loro montagne, a festeggiare una ricorrenza o, più spesso, in estate, a seminare le patate, “le più buone in senso assoluto”, concordano entrambi.
Nel corso del pranzo, svoltosi al ristorante “Aquila Nera”, i due sposi hanno ricevuto un omaggio dal Consorzio Asso Agri: una targa d’argento a forma di piatto, accompagnata da un mazzo di fiori, in riconoscenza alla lunga partecipazione al consorzio: Antonio, infatti, è uno dei soci fondatori più anziani.
Luisa Maletto
40° DI MATRIMONIO
I coniugi Bruno Simiand e Cecilia Rosina Simiand, hanno ricordato il loro 40° anniversario di matrimonio. Si erano infatti sposati nella nostra chiesa il 10 ottobre 1965. 

ROCHEMOLLES RICORDA MONS. MARIO BONACCHI
Nello scorso numero del Bollettino ricordavamo la festa della cappella del Ponte, celebrata il giorno 11 giugno 2005, con la presenza di mons. Mario Bonacchi che benediceva l’artistico medaglione in terracotta e con parola commossa ricordava i tragici eventi dell’ultima guerra, che lo avevano visto protagonista a Rochemolles. Egli voleva lasciare questo segno di gratitudine alla Madonna che gli aveva salvata la vita e per questo motivo ripeteva il suo affetto al nostro paese. Ci auguravamo di poterlo ancora riavere, ma il Signore ha disposto diversamente e lo ha chiamato a sé il 27 giugno 2006, poco dopo la celebrazione della Messa nella cattedrale di Prato. Aveva 83 anni.
Il Bollettino lo commemora in modo adeguato nelle pagine di Bardonecchia, noi qui vogliamo semplicemente ricordare la celebrazione di sabato 12 agosto nella stessa cappella del Ponte, in sua memoria. Erano presenti varie persone, tra cui alcuni amici di Bardonecchia, il Parroco ha tratteggiato la vita di questo sacerdote esemplare, il cui ricordo rimane vivo nel nostro paese.
Quando queste righe erano già composte, ci è giunto un libretto che tratteggia la vita e la spiritualità di mons. Bonacchi: “Mons. Mario Bonacchi - All’ombra delle tue ali”, edizioni Libreria Cattolica - Prato 2006. Apag.
39 un capitolo è intitolato: “Sub umbra alarum tuarum protege nos” e lì lo stesso mons. Bonacchi racconta l’episodio cruciale della sua vita che doveva legarlo per sempre a Rochemolles, che tutti ben conosciamo. Al termine del capitolo egli, ricordando la scritta che era sulla cappella del ponte “Sub umbra alarum tuarum protege nos” auspica che questa scritta sia ripristinata. Prendiamo questo suo desiderio come un impegno a compiere questo lavoro, sperando poterlo attuare per la prossima festa del 12 agosto.
La preziosa statua della Madonna del 1500 che
vogliamo poter restaurare e per la quale abbiamo
già raccolto 1.000 Euro, grazie all’Asso Agri.
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LA FESTA DI SANTA EMERENZIANA
La festa votiva di S. Emerenziana, che Rochemolles celebra ormai da 301 anni ,l’abbiamo ripetuta anche quest’anno, come da tempo, ospiti di don Franco nella chiesa di S. Ippolito.
Martedì 23 gennaio è la festa della S. Vergine romana e un buon gruppo di rochemollesi, con fedeli di Bardonecchia, hanno riempito la cappella invernale della chiesa parrocchiale di Bardonecchia per la Messa votiva, durante la quale un momento sempre pieno di emozione è la lettura del Voto solenne che Parroco e parrocchiani formularono in quel triste
gennaio del 1706, firmandosi: Vallory Francesco sindaco, Jean Faure, parroco e 56 capifamiglia.
Il Parroco ha poi tratto spunto dalle letture per cogliere il senso più vero della celebrazione, illuminata dalla figura della giovane santa martire. In apposito banco erano le Priore dell’anno – Maria Garcin e Margherita Simiand con lo scialle rosso del costume – che hanno offerto il pane, benedetto e poi distribuito al termine della funzione, semplice ma sempre così sentita e partecipata.
Mons. Mario Bonacchi davanti alla cappella del Ponte (2005). foto omessa