01/08/11

2010 Dal Gruppo Scout

Reparto “Barba di fuoco”

Il nostro reparto, il reparto “Barba di fuoco”, è composto da 4 squadriglie, due maschili e due femminili, composte da circa 5 persone ciascuno: gli orsi, le aquile, i canguri e le linci. Fino all’anno scorso avevamo una sede molto grande e bella presso il convento di San Francesco a Bardonecchia, ma quest’anno, finita la disponibilità dei frati, siamo dovuti andare nella sede “spazio giovani”.
Viva i wurstel sulla brace! (foto: Archivio)
Durante l’anno ci troviamo una volta alla settimana e a volte facciamo un’uscita di due giorni. In estate non ci troviamo ogni settimana, ma facciamo un campo di 10-11 giorni. Nella vita del campo, tutto si vive con la squadriglia: dormi, cucini, mangi e soprattutto... vinci la coppa campo!!! Di solito lo si organizza con un altro reparto, così si fanno tante nuove amicizie!!! È molto bello e divertente vivere questa “vita scoutistica” e la consigliamo a tutti!!!


Il campo 2010 si è tenuto a Gaiola, nella Valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo, insieme al reparto del gruppo Rivoli 1, dopo esserci conosciuti durante un’uscita di due giorni ad Exilles nel mese di aprile. Il campo si è svolto in un bosco lungo le rive del fiume: abbiamo fatto numerose attività che hanno messo alla prova la preparazione delle squadriglie, abbiamo costruito barche di cartone per navigare lungo il fiume, ma, visti i risultati abbiamo poi deciso di fare una discesa di rafting!!! Il campo sì è concluso dopo 12 giorni di avventura, fatica, divertimento, ed alcuni momenti di riflessione.
Nel parco con le racchette da neve. (foto: Archivio)
 Branco “delle Nevi”

Sono state delle Vacanze di Branco un po’più fredde del solito per il Branco “delle Nevi”, dato che quest’anno con i lupetti siamo andati a fare il nostro campo estivo a Sagnalonga.

La casa che ci ha ospitati era stata trasformata per l’occasione nell’abitazione di un anziano libraio, grande amico dei personaggi delle favole; per questo motivo la prima giornata è stata interamente dedicata alle favole, quelle che i nostri genitori ci raccontavano da piccoli e che purtroppo i bambini di oggi conoscono sempre meno. Alla sera abbiamo finalmente conosciuto il padrone di casa, che ci ha condotto in un mondo fantastico e meraviglioso: quello della «Storia Infinita»!
Foto di gruppo Lupetti. (foto: Archivio)
Insieme ad Atreiu e Bastiano, i protagonisti della storia, i nostri lupetti hanno conosciuto i tanti personaggi del mondo di Fantàsia: dal grosso e gentile Mordiroccia al pericoloso lupo Mork, da Falcor il drago della fortuna agli gnomi Enghivuc e Urguia, incontrati in cima a una montagna, i quali ci hanno ristorati con le loro pozioni magiche.

E alla fine, dopo tante avventure, abbiamo aiutato Bastiano a salvare il mondo di Fantàsia che stava per essere distrutto dal Nulla: tutti quanti, grandi e piccoli, abbiamo espresso un desiderio, per salvare l’imperatrice di Fantàsia, che nel mondo caotico e distratto di oggi rischiava di essere dimenticata, soprattutto dagli adulti. Per fortuna ci sono ancora i bambini che amano usare la fantasia.
 Clan “Destino”

Anche quest’anno è passato tra musica, giochi e momenti di riflessione. Ogni incontro è stato uno scambio di emozioni, esperienze ed ovviamente divertimento!

La Route, che è forse il momento più importante dell’anno scout, è stata molto particolare: era ormai da anni che partivamo da casa con lo zaino in spalla, armati di buona volontà pronti a camminare insieme, invece la scorsa estate siamo sempre partiti con lo zaino in spalla però non per camminare, bensì per volare!

Siamo partiti dall’aeroporto di Torino, alla volta di Scutari (Albania) da lì ci siamo diretti verso la parrocchia di Baudesh dove don Genc ci ha ospitato per l’intera settimana.

Vi chiederete cosa siamo andati a fare, la risposta è semplice: servizio. Don Genc è Parroco di quattro paesi della provincia di Scutari, in queste parrocchie ci sono molti bambini e ragazzi che vorrebbero giocare insieme, però ciò è molto difficile quando non si hanno regole e nessuno che le faccia rispettare, in più è un po’ complicato giocare a palla senza palla, non trovate?

Ogni mattina, divisi in piccoli gruppi, andavamo nei diversi paesi per “animare” la mattinata dei ragazzi portando con noi il materiale (giochi, colori, ...) raccolto durante l’anno. Giocare con i bambini e i ragazzi non è sempre stato facile, a volte era un po’ difficile capirsi, anche se i ragazzi più grandi davano una mano traducendo le istruzioni dei giochi. Pur non possedendo quasi niente, l’entusiasmo e l’impegno che questi bambini mettevano nel gioco erano straordinari.

Al pomeriggio invece andavamo accompagnati da don Genc nei dintorni a visitare luoghi e ad incontrare persone che poco per volta ci hanno fatto scoprire le bellezze che l’Albania può offrire.

Siamo ritornati a casa alla fine della settimana con la consapevolezza di una realtà molto diversa dalla nostra (la maggior parte di noi non si aspettava di trovare tanta povertà) e con la speranza che in futuro qualcosa possa cambiare.