29/12/14

Dopo 42 anni il CAI di Bardonecchia ha una sede

Grande folla, domenica  28 dicembre, davanti alla nuova sede del CAI bardonecchiese per festeggiare l'inaugurazione dei locali. I compagni del sodalizio alpinistico sono giunti da Torino, da ogni parte della Valle e qualcuno anche da fuori regione.

“Dopo 42 anni il CAI di Bardonecchia ha una sede molto appagante e con ottima visibilità”, così ha esordito il presidente Piero Scaglia dopo il taglio del nastro.

“Ringrazio innanzitutto l'amministrazione comunale che ha ottenuto in comodato dalla RFI (Ferrovie dello Stato) una parte del fabbricato adiacente la stazione, utilizzato un tempo dal Commissariato di Polizia di Frontiera e da tempo in stato di abbandono. Un particolare grazie al sindaco Roberto Borgis, all'assessore Piera Cicconi ed al segretario comunale Marcella Di Mauro, qui presenti, per aver seguito con impegno il lungo iter burocratico”.

La sede, completamente ristrutturata grazie ad un lavoro di volontariato offerto da soci e simpatizzanti del CAI, ora potrà svolgere tutte le attività in un solo luogo ed accogliere i soci per riunioni ed assemblee. Alcuni soci stanno già allestendo anche una piccola biblioteca, i cui libri e pubblicazioni finora avevano trovato posto presso la biblioteca civica, tra l'altro molto materiale illustrativo donato dalla Guida Alpina Alberto Re.
Anche il Soccorso Alpino da questa concessione ha ottenuto propri locali accanto a quelli del CAI: “Molto utili”, ha commentato con soddisfazione il responsabile Renato Pirona, “per poter ritirare in tutta sicurezza le nostre tecnologiche attrezzature”. Entrambi le sedi sono state benedette dal rettore della Chiesa Maria Ausiliatrice Don Luciano Vindrola.
Tra i convenuti, gli ex presidenti del CAI, il dott. Paolo Massara ed Ezio Boschiazzo, ed il primo componente del Soccorso Alpino, negli anni sessanta, Don Paolo Di Pascale, l'attuale parroco delle frazioni bardonecchiesi.
Il presidente Scaglia in chiusura di discorso ha voluto così sottolineare: “Per il CAI la conoscenza e, di conseguenza, la difesa dell'ambiente e del territorio sono imprescindibili e questo va visto in senso positivo e, cioè, come investimento, con un ritorno economico; ciò in quanto la sensibilità dei turisti e degli escursionisti si sta indirizzando verso la ricerca di località che non siano più riproduzioni in piccolo dell'ambiente cittadino, fonte di stress. Mi auguro pertanto che le Amministrazioni comunali future vogliano condividere questo mio pensiero ed aiutarci a sostenerlo”.
I discorsi ufficiali si sono poi conclusi con un brindisi ed un rinfresco a base di dolcezze della pasticceria Ugetti.

Luisa Maletto