17/09/15

Gruppi & Associazioni (2014)


La SCUOLA DELL’INFANZIA di Bardonecchia
“SCOPRENDO BARDONECCHIA”:
questo è il piano educativo e didattico per l’Anno Scolastico 2014/2015 Il progetto è stato elaborato dal Collegio Docenti per valorizzare le risorse del territorio in cui viviamo. Esso si propone di coinvolgere i bambini alla scoperta delle ricchezze culturali e ambientali, per renderli protagonisti dell’ambiente in cui abitano e crescono.
Durante l’anno verranno svolti diversi laboratori: - Psicomotricità: dove i bambini scopriranno il loro corpo.
- Musica: dove impareranno a conoscere il mondo dei suoni.
- Religione: dove ascolteranno le parabole ed il significato delle feste.
Quest’anno il laboratorio di lingua inglese verrà sostituito dal francese: i bambini prenderanno il primo contatto con una lingua così vicina a noi tramite favole e canti.
Dal mese di gennaio i più grandi saranno impegnati con laboratori di logico/parole e logico/matematico. In corso d’anno verranno inoltre proposte uscite didattiche e tante altre attività.
Il 6 novembre, nel cortile della scuola, i bambini e lemaestre hanno inaugurato l’autunno con un piccolo momento di festa, canti e racconti sulla stagione autunnale, per poi salutare le famiglie con una buona merenda preparata dalle nostre cuoche.
A settembre abbiamo iniziato il nuovo anno scolastico con un po’ di tristezza nel cuore perché la nostra cuoca Vicky e la maestra Chiara, dopo tanti anni, non collaboreranno più con noi. Possiamo proprio dire che Chiara e Vicky sono state due pilastri della nostra scuola: disponibili, competenti e piene di entusiasmo!
Visita del Parroco ai bambini della Scuola Materna.
«Lasciate che i pargoli vengano a me...».

La maestra Chiara, con professionalità e dedizione, ha accompagnato tanti e tanti bambini nella loro crescita e ha creduto fortemente nel nostro Asilo; Vicky ci ha deliziato per anni con piatti prelibati e ben curati,  sempre con il sorriso e il suo senso dell’umorismo, non solo in cucina ma anche nelle nostre attività.
Le ricorderemo con tanto affetto e riconoscenza: a loro va il grazie di cuore da parte di tutti i bambini di ieri e di oggi, di tutto il personale della scuola, di tutti i Consigli Direttivi che si sono succeduti in questi anni, e di tutte le mamme e i papà.
Le maestre della Scuola dell’Infanzia “Mons. Francesco Bellando”


ALLORA, COSA SI FA QUEST’ANNO?
«Allora, cosa si fa quest’anno?», mi chiedeva Miki.
...Mi piacerebbe fare uscire i personaggi del presepio da un baule...
...Mi piacerebbe un mondo tutto bianco...
...Mi piacerebbe Betlemme ai tempi di Gesù!
...Mi piacerebbe essere in mezzo alle nuvole...
...Mi piacerebbe... mi piacerebbe...
«Facile, non c’è problema!», diceva lui e già la sua mente aveva immaginato tutto e con gli occhi furbetti aggiungeva: «Dammi un foglio» e voilà! Lì c’era tutto, proprio tutto: sfondo, sipario, costumi, capanna.
E poi via si partiva per l’avventura: misurazione del palco, che conosceva come le sue tasche ma che tutti gli anni ricontrollava, e l’idea che diventava realtà sotto i nostri occhi un po’ increduli e a volte dubbiosi perché non sapevamo vedere oltre, mentre per lui era tutto chiaro. Una grande conoscenza deimateriali, il più delle volte di recupero, che scovava chissà dove e che le sue abili mani trasformavano.
A Miki piaceva avere intorno persone competenti ed entusiaste del lavoroma soprattutto piene di buona volontà! E all’asilo di papà e mamme così se ne sono susseguiti tanti negli anni, pronti a dipingere, incollare, tagliare, cucire e trasportare! Tutto per la gioia dei loro bambini ma anche perché fare le cose belle cheMiki progettava era una soddisfazione e le risate e il divertimento non sono mai mancati. Se c’era una cosa che Miki amava era fare tardi e quando tutti erano belli cotti, lui tutto arzillo sfoderava i suoi colpi di genio!
Una cosa chemi ha sempre colpita, e penso sia così permolti genitori che hanno avuto la fortuna di condividere questi momenti con lui, era la grande capacità di sceneggiatore, ma anche la cura che aveva dei particolari, niente era lasciato al caso per lui: il ragnetto che faceva la tela era importante come tutta la scena.
E quando arrivava il momento della festa non vedeva l’ora di aprire il sipario, come un bambino davanti ad un regalo, ma lui sapeva cosa c’era dentro... Il fatto è che gli piaceva immensamente godersi lo stupore dei bambini, i loro occhi sgranati e quell’attimo di silenzio di tutto il pubblico quando contemplavo la scena.
All’Asilo Miki è entrato come consigliere ventidue anni fa e, recita dopo recita, ha fatto tutti i Natali, le feste di fine anno, il 90º e il 100º della Scuola, i Carnevali – tanti, tanti Carnevali –, e per me è stato la certezza che insieme con i bambini è possibile trasmettere la magia, la bellezza, il bene e la gioia. Grande Miki!
Grazie da tutti i bambini di ieri e di oggi, da tutto l’Asilo, da tutte lemamme e tutti i papà.
Adriana

Un anno con I RAGAZZI E I GIOVANI
Anche quest’anno desidero rendervi partecipi delle proposte rivolte ai ragazzi e ai giovani della nostra Parrocchia e di tutta l’Alta Valle.
Una premessa mi sembra doverosa. Si tratta di proposte di vita parrocchiale estese a tutti coloro che desiderano proseguire il “cammino” di fede, dopo avere ricevuto il Sacramento della Cresima, e che, purtroppo, sono frequentate da pochi. Sarei curioso di conoscerne il motivo. Qualcuno, forse, ritiene che il cammino cristiano finisca con la Cresima; per altri, magari, è che “la merce in vendita” non attira l’attenzione, in quanto sono infinite le altre attrattive, di diverso genere, più allettanti. Potrebbe essere dovuto anche a una immagine sfalsata di Chiesa e giudicata priva di gioia e di felicità. Vorrei che chi legge queste righe si interrogasse conme a questo riguardo, e qualora venissero inmente delle riflessioni le condividesse per il bene di tutti, specialmente per quello dei giovani che sono il nostro futuro.
Anche nella scorsa estate è stato proposto il “Campo al mare” a tutti i ragazzi a partire dagli 8 anni. Si tratta di un’esperienza semplice e coinvolgente. Permette di scoprire che è possibile vivere cristianamente  nell’allegria, con gioia e sana spensieratezza. Questa iniziativa è fattibile grazie alla generosità di alcuni giovani e adulti che si mettono a disposizione gratuitamente. Lo sottolineo perché, in qualche caso, si è perso il senso del “gratuito” e del servizio verso gli altri, in quanto contrasta con la mentalità corrente, che guarda agli interessi personali, pensando che con i soldi si possa ottenere tutto, compresa la felicità e la  realizzazione di se stessi. È anche pensando a questo illusorio stile di vita che l’esperienza estiva diventa invece fonte di coesione e di sperimentazione di una vita piena, nella misura in cui si è capaci di pensare agli altri. Quest’anno si è voluto sottolineare proprio questo aspetto, lasciando a ogni animatore una maglietta recante la scritta: “La mia felicità sta nel rendere felici gli altri”.
Altro aspetto importante dell’iniziativa è quello di permettere ai ragazzi di conoscersi reciprocamente e ai quattordi-sedicenni di iniziare un persorso che vada oltre il breve periodo del campo e si estenda nel corso di tutto l’anno. Le attività, infatti, proseguono con due distinti gruppi a secondo dell’età. Dai 14 ai 16 anni formano un gruppo; dai 17 ai 19 un secondo gruppo, denominati “del biennio” il primo e “del triennio” il secondo.
Nell’anno passato il biennio ha affrontato le tematiche legate alla persona e ai possibili sbandamenti  causati dal fumo, alcool, droghe, uso distorto della sessualità e di internet. Quest’anno invece affrontiamo temi legati ai falsi modelli imposti dalla società.
 (foto collezione G. Nervo)

È un gruppo che si incontra con scadenza quindicinale. Fino all’anno passato gli incontri avvenivano, in serate diverse, sia a Bardonecchia che a Sauze d’Oulx. Quest’anno si è scelta l’unica sede di Oulx, più centrale, per raggruppare i ragazzi delle Parrocchie viciniori, quindi anche di Bardonecchia. Se i giovani
di Bardonecchia fossero più numerosi sarebbe bello ritrovarci nella nostra Parrocchia, ma il numero è così esiguo che ci scoraggerebbe.
Il triennio si incontra una sera almese. Lo scorso anno si era riflettuto sul tema dell’uomo, mentre attualmente stiamo toccando argomenti legati all’etica. È un gruppo formato da una ventina di giovani. Partendo dal fatto che ognuno di noi non deve accontentarsi di restare spettatore bensì diventare protagonista, ai giovani del triennio viene proposto di dare la loro disponibilità per fare gli animatori sia nel corso del campo estivo, sia, anche, nelle iniziative parrocchiali.
È con fiducia che attendiamo il momento per riaprire l’oratorio. Questo sarà fattibile se i giovani del dopo-Cresima, proseguendo il loro cammino, comprenderanno che “lamia felicità sta nel rendere felici gli altri”.
don Giorgio Nervo

Gruppo SCOUT
Il BRANCO DELLE NEVI – La vita scout a noi piace molto, anche noi lupetti di Oulx ci troviamo a Bardonecchia con gli altri ogni sabato. Quest’inverno ci siamo trovati sopra a Bardonecchia con i bob: arrivati a destinazione abbiamo fatto giochi e bansmolto divertenti e poi ci siamo fatti una bella discesa.
La scorsa primavera siamo andati al “San Francesco”, che è un raduno dei lupetti della valle. Ci si trovava a Sant’Antonino ed il tema era “I Puffi”.
In agosto siamo partiti per il Campo Scout che dura una settimana. Siamo partiti a piedi da Exilles, abbiamo scavalcato la montagna e siamo arrivati in Val Clarea. Il tema scelto era “La Storia Infinita”.
Federico, Anna e Mattia
Foto di gruppo del Branco delle Nevi. La discesa con i bob.
Il reparto al Campo Estivo.
Il reparto “BarBa di fuoco” del gruppo scout di Bardonecchia ha trascorso un anno pieno di novità!
Nell’estate, dal 21 luglio al 1º agosto 2014, ha condiviso il Campo Estivo con il reparto del gruppo scout di Almese. L’ambientazione delle attività del Campo Estivo era “ Harry Potter”: giochi e momenti di riflessione – a volte legati alla fede – sempre pieni di allegria e molto divertimento. Maghi, streghe e tutti i professori della scuola di Hogwarts erano pronti per affrontare un anno pieno di lezioni ma il malvagio Voldemort voleva sempre mettergli i bastoni fra le ruote! Sconfitto il “sovrano della morte”, la scuola ha ripreso la sua routine di lezioni, pronta sempre ad accogliere e ad istruire nuovi maghi!
Credo che come ogni attività, gioco, uscita o Campo Estivo, ognuno di noi ha sempre qualche motivo per cui vuole mettersi in gioco, pronto a superare ogni difficoltà sia nella vita scout che nelle avversità di ogni giorno. Abbiamo sempre qualcosa da imparare! E quest’anno abbiamo appreso a reagire e avere sempre tanta grinta per superare gli ostacoli della vita. L’ultima sera del Campo abbiamo fatto un’attività che credo sia stata molto toccante: i ragazzi più grandi di entrambi i reparti hanno cercato di vivere l’ultima serata come se fosse l’ultima opportunità per stare insieme e dare un addio al gruppo; ognuno di loro ha scritto una lettera di ringraziamento al proprio reparto per avergli regalato tanti bei momenti insieme, dopodiché tutte le lettere sono state racchiuse in una bottiglia che è stata poi sepolta nel luogo del Campo.
Ora siamo pronti a ripartire con un nuovo anno pieno di attività, esperienze, giochi e molti altri beimomenti insieme e anche ad accogliere nuovimembri che potranno apprendere la bellezza e la gioia che si prova nel far parte del nostro reparto!
Beatrice Guasti

Le attività del clan, formato da ragazzi dai 16 ai 21 anni di Bardonecchia, Oulx e Susa, sono basate principalmente sul concetto di “Servizio”.
Ognuno di noi svolge un servizio in una branca diversa oppure un servizio extra-associativo ossia aiutare qualcuno fuori dall’ambito scout (aiutare i ragazzi stranieri a fare i compiti, aiutare i parroci delle nostre parrocchie a fare dei lavori nella casa parrocchiale, ...). Nella vita del clan non c’è solo il servizioma si discute anche inmodomaturo e piacevole di temi di attualità o che fanno riflettere su tematiche importanti.
Durante tutto l’anno scorso ci siamo occupati con tutte le nostre forze dell’autofinanziamento per il grande evento che aspettavamo da più di un anno: la Route Nazionale. Siamo partiti il 1º agosto, agitatissimi ma contentissimi di questa esperienza che stavamo per vivere.
Il clan alla Route Nazionale.
Siamo arrivati a Padova dove abbiamo incontrato altri due clan con cui avremmo passato i primi 5 giorni di questa route. Eravamo 60 ragazzi tutti diversi, ma avevamo qualcosa che ci faceva diventare tutti uguali: la convinzione di quello che stavamo vivendo.
Dopo cinque giorni di cammino molto faticoso è giunto il momento di raggiungere San Rossore (Pisa) dove era collocato il campo fisso. Era un posto immenso, c’erano tantissime persone stanche e maleodoranti  come noi. Eravamo 30.000 ragazzi, abbiamo vissuto con coraggio, tema principale di questa route, momenti di serietà, di svago, di giochi, di laboratori. Ogni momento di quel campo andava vissuto con coraggio e il pensiero che ci hanno lasciato gli organizzatori, i nostri capi e i nostri amici è quello di fare qualcosa per il nostro futuro, avere coraggio nel cercare di cambiare le cose perché il futuro siamo noi.
Vogliamo ringraziare le nostre famiglie ma soprattutto i nostri capi Giacomo e Irene per averci dato la possibilità di partecipare a questa meravigliosa esperienza!
Camilla Mocci

Esperienza con i GIOVANI NIGERIANI
All’inizio del mese di maggio è giunto a Bardonecchia un gruppo di profughi nigeriani, composto da diciotto ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Sono stati inviati dalla Prefettura di Torino – a fronte della disponibilità offerta dalla “Cooperativa Kipling-Liberi tutti” – presso la Struttura San Francesco del Convento francescano, dove hanno trascorso circa sei mesi, per poi essere trasferiti a Susa, divisi in due gruppi in altrettanti appartamenti. Questi giovani erano fuggiti da una terribile situazione politico-sociale in Nigeria e giunti con i barconi a Ragusa, poi destinati a Torino dove la Cooperativa li ha presi in carico e ospitati a Bardonecchia, con l’intento di insegnare loro i primi rudimenti della lingua italiana.
Molte persone si sonomobilitate per l’accoglienza di questi profughi: i volontari della Caritas hanno fornito loro gli indumenti; il G.I.S. ha procurato il materiale didattico; il Parroco ha offerto il sostegno spirituale, essendo quasi tutti cattolici.
Un gruppo di insegnanti ha trasmesso loro un’istruzione di base della lingua italiana. Il gruppo, diretto dalla professoressa Rosalinda Osano, ha visto l’ingegner Franco Canagallo, la dottoressa Laura Canagallo e le professoresseMami Gros, Laura Pasquino e Nadia Tria impegnate a turno sei giorni ogni settimana. Si è rivelata un’esperienza unica ed entusiasmante.
I giovani, che all’inizio erano spaesati, intimiditi e col volto triste, poco alla volta si sono aperti sia verso le insegnanti che nei confronti della comunità.
Le lezioni, tenute almattino presso i locali della Biblioteca Comunale, hanno contribuito a dare loro sicurezza.
I pomeriggi li hanno impegnati giocando a calcio tra di loro e, talvolta, con qualche ragazzo del paese. A questo riguardo Nadia Ternavasio, assieme a tanta collaborazione e disponibilità offerta, si è fatta promotrice per fornire loro il necessario per le partite: maglie, pantaloncini, calzettoni e scarpe, da sembrare una “vera” squadra di calcio!
Solo nell’ultimo periodo, amotivo delle difficoltà imposte dalla legge, hanno potuto rendersi utili con il loro lavoro.
Il Comune, attraverso l’assessore dott.ssa Piera Cicconi, ha proposto loro, sotto la direzione di un capo cantoniere comunale, di diserbare il Cimitero e di spargere ovunque della ghiaietta. Si è trattato di un intervento assai apprezzato dalla popolazione che, in occasione della celebrazione di Tutti i Santi, ha finalmente potuto visionare e lodare l’ordine realizzato al Cimitero.
Alla domenica loro stessi hanno chiesto di partecipare alla Messa, che hanno vissuto attivamente proclamando le letture in lingua inglese.
Dal punto di vista didattico abbiamo riscontrato che la loro “africanità” li portava ad essere lenti e tranquilli, non agitati come i nostri ragazzi.
Anche la loro attenzione in classe dopo poco più di un ora si allentava e ti dicevano in coro un bel “grazie”, per fare intendere che era ora di finire. Anche tra di loro c’erano i più attenti e interessati e altri più superficiali... ogni mondo è paese.
Ho chiesto a uno di loro di dirmi cosa avesse significato per lui questa permanenza a Bardonecchia e mi ha risposto dicendo: «... Da quando sono qui a Bardonecchia lamia vita è cambiata moltissimo, sto imparando una nuova lingua e una nuova cultura. Essere gentili e dimostrare la gratitudine è molto importante. Voi insegnanti ci avete aiutato a lasciare alle nostre spalle le cose brutte del passato per essere finalmente felici...».
Credo che queste parole ricompensino le tante giornate messe a loro disposizione. Anche noi insegnanti abbiamo avuto un arricchimento personale.
Grazie, ragazzi!
Prof.ssa Nadia Tria

 CANTORIA PARROCCHIALE
 “CANTARE IN TANTI”.
DUE CANTORIE A BARDONECCHIA PER LA PENTECOSTE 2014
Avevamo bisogno di essere in tanti. La nostra Cantoria, per vari motivi, nell’ultimo periodo, si è impoverita in quanto vari cantori, in considerazione dell’età, hanno messo in pensione le loro belle voci che per tanti anni avevano impreziosito le celebrazioni religiose. Le nuove leve difficilmente si fanno avanti e magari, quando arrivano, scoprono di non poter fare fronte all’impegno delle prove e neppure di garantire la presenza alle celebrazioni, per le quali si lavora sotto la direzione del maestro Fabrizio Blandino. Talvolta il diniego ad entrare in Cantoria viene da un banale “io sono stonato”!
Le Cantorie di Bardonecchia e Drubiaglio
radunate per la Messa di Pentecoste. 
(foto collezione S. Balsamo)
Domenica 8 giugno, grazie all’indovinata idea di Fabrizio e Stefania, abbiamo accolto a Bardonecchia la Cantoria di Drubiaglio, una frazione di Avigliana. Si tratta di una dozzina di belle voci, quasi tutte femminili. L’occasione è stata la solennità di Pentecoste. Il programma prevede la Messa di Bonfitto, vari canti in  onore dello Spirito Santo e l’Ave Verum alla Comunione.
Alla Messa è seguito un bel riuscito pic-nic nel prato dell’oratorio.  Un pranzo condiviso con svariati piatti preparati dai componenti delle due Cantorie.
Gli amici di Drubiaglio non possono più contare come un tempo sulla presenza di un Parroco residente.
La città di Avigliana conta oltre 12.000 abitanti distribuiti in un territorio molto vasto, con, al centro, il pittoresco lago, il borgo medievale con i resti del castello. In tutto vi sono tre Parrocchie attualmente
affidate a un solo Parroco.
Al termine del pranzo vengono intonati alcuni canti ricreativi ai quali fa seguito la visita alla Tour d’Amun e al Museo civico. Il pomeriggio viene rovinato da un inatteso e intenso temporale. Salutandoci ci siamo ripromessi di restituire la visita a Drubiaglio,magari la prossima primavera.
S.B./G.M.

Alla Messa è seguito un bel riuscito pic-nic nel prato dell’oratorio. (foto collezione S. Balsamo)


La Cantoria di Bardonecchia si unisce al cordoglio della comunità di Sant’Antonino di Susa per l’inaspettata perdita del Mº Giovanni Votta, direttore della Società Filarmonica, del Coro di musica leggera e della Scuola di musica, nonché organista e collaboratore della Cantoria parrocchiale. Lascia un grande rimpianto per la sua disponibilità e l’originalità delle sue iniziative. Dietro suo invito, la nostra Cantoria si era esibita in concerto nella parrocchiale di S. Antonino la sera del 27 marzo 2010. Grazie anche da noi, Giovanni, per il tuo entusiasmo e la tua semplicità! [S. e F.]

ARRIVEDERCI A ROBERTO MARTINI
Roberto Martini, a destra, con alcuni cantori.
Il nostro amico Roberto Martini si è spento domenica 22 febbraio 2015, dopo un breve ma intenso periodo di malattia che, in meno di quattro mesi, lo ha strappato ai suoi cari. Era un corista sempre presente, entrato a fare parte della Cantoria Parrocchiale fin dall’anno 1972, donando il suo servizio generoso e la sua bella voce da Basso per lodare il Signore. La sua gioiosità, la delicatezza, la simpatia e l’impegno rimarranno un ricordo prezioso nel cuore di tutti. È stato presente a cantare nel Coro ancora in occasione della festa di Tutti i Santi 2014. Poco tempo dopo sono iniziate le visite, le cure, l’ospedale e una dolorosa via crucis, anche dopo il ritorno a casa. In questo periodo alcuni componenti la Cantoria hanno potuto fargli visita offrendogli il calore dell’amicizia.
Egli, abile maneggiatore del legno, senza clamore, elaborò di sua iniziativa una nuova pedana per il direttore del coro, in sostituzione della precedente, malridotta e non idonea. Riparò anche il leggio del direttore quando si ruppe. Per diversi anni fu anche membro attivo del Coro Ensamble d’Harmonies partecipando a numerosi concerti e ad alcune trasferte in località lontane. Ora lascia un vuoto oltre che nella sua famiglia anche nella nostra Cantoria. Grazie per avere percorso in nostra compagnia questo bel cammino tra la musica. Grazie per la tua bella voce. Grazie per la tua preziosa amicizia. Ora veglia su di noi dal Cielo e continua a cantare nel Coro degli Angeli.
Arrivederci, Roberto.
“GrazieMartini, perché lasciandoci hai donato alla tua cantoria nuovo vigore e la voglia di rinnovarsi”.
Oggi, nel giorno in cui ti abbiamo salutato, ho visto, infatti, con gioia, tutti presenti e tutti generosi,
hanno tralasciato altri impegni per poterti dire: “Eccomi, Roberto. Vedi, ci sono anch’io”.
[I tuoi amici cantori]

GRAZIE ANTONIO ZANNIER!
A distanza di poco più di una settimana dal funerale di Roberto Martini, ci ritroviamo a salutare un’altra delle figure storiche e più affezionate della nostra Cantoria: il nostro caro amico Antonio Zannier. Egli entrò in Coro come Basso nel lontano 1975, una presenza assidua ed entusiasta che contagiava tutti con la sua simpatia. Le prove erano rallegrate dalle sue battute pronte, con i titoli dei canti simpaticamente storpiati per suscitare il riso di tutti. Per molto tempo fu decano del gruppo, cosa di cui andava molto fiero. Ha voluto bene alla Cantoria e la Cantoria ha voluto bene a lui e al suo personaggio così originale. Aveva incrementato la sua passione per il canto divenendo membro del Coro Ensamble d’Harmonies della Valle Susa, per molti anni, partecipando a molti concerti e trasferte, affiancando questo impegno con quello del
Coro parrocchiale. Pur avendo lasciato da qualche tempo la Cantoria, non mancava mai di salire in tribuna prima delle Messe solenni per dare un saluto agli amici. «A Te, Signore, dono le mie corde vocali» aveva scritto Antonio su un cartoncino delmenù al pranzo di S. Cecilia del 2007. Grazie per avere messo in pratica questa impegnativa preghiera. Ora continua a cantare nel cuore di Dio, insieme agli amici cantori che vi sono entrati prima di te e resta ancora accanto a noi con il tuo affetto. Arrivederci, anche a te. [Gli amici cantori]

Gruppo CARITAS
La vita del Gruppo prosegue le sue attività in modo discreto e costante a servizio di innumerevoli necessità spesso nascoste. L’aspetto caritativo della comunità cristiana si basa sul Vangelo ed è presente fin da subito con l’istituzione dei primi sette Diaconi incaricati di pensare ai bisogni dei poveri.
Nella nostra comunità, a servizio di coloro che manifestano esigenze particolari vi è una costante collaborazione tra Caritas e G.I.S., che si impegnano, parallelamente, in ambiti diversi. La Caritas interviene, dove ce n’è bisogno, attraverso il Banco Alimentare e il magazzino degli indumenti. All’occorrenza anche con piccole somme di denaro per qualche necessità immediata. È possibile agire come detto attraverso l’autofinanziamento ottenuto con gli introiti derivanti da alcune bancarelle di oggetti artigianali, da vari anni offerti generosamente dal sig. Aldo Comotti. Un discreto numero di volontarie, che non stiamo ad elencare, si impegna lodevolmente nella conduzione delle attività. Essendo Bardonecchia luogo di confine,
abbastanza spesso, a domandare aiuto sono persone che migrano “da o per” la Francia.
Ciò che, purtroppo, è difficile offrire, è un luogo di rifugio per la notte che, talvolta, sarebbe necessario avere. In questi casi, soprattutto neimesi invernali, si cerca loro una Pensione, coprendo la spesa corrispondente.
Sonomolte le persone che offrono alla Caritas abbigliamento smesso emobili. Nel limite del fattibile viene tutto accettato e utilizzato. Per questo tipo di servizi è bene contattare il numero di cellulare: 366.238.33.03.
Ogni anno, solitamente nel primo autunno, viene organizzata una raccolta diocesana di indumenti. In questo caso i proventi sono destinati alla Caritas Diocesana di Susa.
Nell’ultimo anno la Caritas, unitamente al G.I.S. e a un Gruppo di insegnanti volontarie, ha collaborato per l’accoglienza di diciotto giovani profughi nigeriani, ospitati dal mese di maggio fino a ottobre presso la Struttura S. Francesco e, in seguito, trasferiti a Susa. Il Gruppo Caritas desidera ricordare la maestra Nilda Medail recentemente scomparsa, della quale si parla in altra parte del Bollettino, e ringraziarla per la sua collaborazione ventennale con questo Gruppo, di cui è stata anche Presidente per un lungo periodo. Dio
ricompensi.


G.I.S. Gruppo Intervento Sociale

Eccoci nuovamente qui a fare alcune riflessioni sul nostro operato nell’anno appena trascorso.
Subito dobbiamo rimarcare il cambio di Presidenza; come già anticipato, con l’approvazione del Bilancio consuntivo 2013, nell’Assemblea ordinaria del febbraio 2014 il nostro Presidente Claudio Bugatti ha rassegnato le proprie dimissioni seguite dalle dimissioni della Segretaria Cristina Tournoud.
Al centro il Presidente Claudio Bugatti, a sinistra
la nuova Presidente Franca Allizond, a destra l’assessore dott.ssa Piera Cicconi.
(foto C. Tournoud)



All’unanimità si è quindi nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione all’interno del quale si è voluto fortemente dare la Presidenza alla socia fondatrice Franca Allizond, che già dal 1991 affiancava Bugatti  nella gestione dei gruppo; Vicepresidente Franco Allemand; Segretaria Laura Allemand; Consiglieri: Ernesto Capra, Roberto Glarey, Franco Piras, Rita Scaglione, Cristina Tournoud.

Purtroppo nell’anno 2014 dobbiamo registrare la perdita di due soci molto importanti per la nostra Associazione:
– nel mese di agosto è mancato, dopo una breve malattia, il nostro socio fondatore Augusto Guiffre, che ci piace ricordarlo come promotore dell’attuale e frequentatissimo trasporto dei malati verso ospedali, visite specialistiche e terapie. Nella sua semplicità e grande fede, Augusto ci ha insegnato che occuparsi di qualcuno non vuol solo dire stargli vicino fisicamente, ma dare alle persone una speranza, quella speranza che per lui nasceva dalla fede... una fede cieca, solida.
– nel mese di marzo è mancato l’amico Miky Negro, sempre pronto a regalarci un disegno per il manifestino per pubblicizzare con simpatia la “pizza in allegria” o la “gita fuoriporta”. Abbiamo perso sicuramente due persone eccezionali che lasciano un grande vuoto non solo all’interno della nostra Associazione, ma sicuramente anche in tutti coloro che hanno avuto la fortunata di conoscerli. «Il destino non tiene conto della stima che la comunità ha di quella persona, del bene che la gente è abituata ad attendersi dalla sua disponibilità e dal suo amore per il prossimo. È stato bello fare queste cose con Voi». Così vogliamo salutarli.
Anche quest’anno abbiamo registrato: 725 trasporti percorrendo più di 81.000 chilometri; più di 600 presenze ai consueti “mercoledì insieme”; più di 110 persone alla “serata pizza”; più di 320 volontari impegnati in visite per semplice compagnia e per accompagnamento in passeggiate.
Grazie ad un nuovo contributo della Regione Piemonte per il tramite del Consorzio Intercomunale Socio Sanitario Con.I.S.A., sono stati elargiti più di 12.000 Euro a sostegno delle famiglie bisognose residenti in Alta Valle di Susa, dando un concreto aiuto nel pagare le utenze domestiche, l’affitto, l’assicurazione auto, le rate del mutuo, l’acquisto di beni di prima necessità, così come a noi segnalati dall’assistente sociale e dal servizio socio-assistenziale comunale.
Vogliamo quindi augurare al nuovo Presidente e a tutto il Consiglio un buon lavoro, ringraziando  pubblicamente quanti nel silenzio hanno aiutato e continuano ad aiutare la nostra Associazione donando gratuitamente del loro tempo e collaborando con delle donazioni volontarie di denaro affinché si possa continuare ad aiutare chi più di altri vivono in un periodo di disagio sia fisico che economico.
Un volontario

O.F.T.A.L. Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes

SEDE CENTRALE A TRINO (VC)
Dell’Associazione fanno parte diverse Diocesi del Piemonte, della Liguria, della Lombardia e della Sardegna; ultimamente si è unita anche Concordia-Pordenone.
Nella Diocesi di Torino, oltre alla città, vi sono gruppi che fanno riferimento a Brandizzo, al Canavese e a Chieri.
Da oltre 60 anni anche la Diocesi di Susa, collabora con la sede di Torino; l’iniziatore è stato il sig. Perino, gli sono poi succeduti Lino e Luciana Perdoncin; attualmente i referenti sono Valter e Anna Bellando di Bussoleno.
Bardonecchia fa riferimento a Torino tramite i responsabili di Susa. La bassa e l’alta Valle di Susa abitualmente partecipano al Pellegrinaggio con la Sezione di Torino nel mese di settembre.
Nel corso dell’anno l’O.F.T.A.L. Centrale offre anche altre opportunità di date con pellegrinaggi interdiocesani in modo particolare a febbraio (nell’anniversario della prima apparizione) e ad ottobre, che è l’ultimo pellegrinaggio dell’anno a Lourdes.

GRUPPO DI BARDONECCHIA
– dame e Barellieri a lourdes
Sono sempre numerosi i partecipanti, tra Dame, Barellieri e Pellegrini di Bardonecchia, ogni anno, a prendere parte ai pellegrinaggi dell’O.F.T.A.L. al Santuario di Lourdes. «Si tratta di pellegrinaggi diversi dagli altri, con molte attività e una compagnia stupenda, molto affiatata. Tante persone unite in una sola famiglia. Ringrazio tutti coloro che con me condividono ogni volta questa stupenda esperienza»..., ha commentato la Dama Cristina Mainardi.
Dame e Barellieri O.F.T.A.L. presenti a Lourdes con il pellegrinaggio tenuto nel mese di ottobre. (foto collezione C. Tournoud)
– Iniziativa benefica
Nel mese di giugno Bardonecchia ha ospitato una tappa dell’HAND BIKE, in occasione della quale la Dama Oftal Cristina Tournoud, unitamente all’Assessore dott.ssa Piera Cicconi, con i volontari O.F.T.A.L. e il Comune, hanno organizzato una serata di beneficenza con cena dello chef Michele Challier e la collaborazione del maestro pasticciere Franco Ugetti. I fondi raccolti sono stati destinati a integrare il pagamento del viaggio a Lourdes per sei ammalati.
Inoltre, con il contributo dei soci O.F.T.A.L. di Bardonecchia, è stato anche possibile acquistare una carrozzella da utilizzare a Lourdes per gli ammalati.

– una testimonianza
«Reduce dal mio primo viaggio a Lourdes riassumo la mia esperienza in una frase: manco da appena due giorni e vorrei essere di nuovo a Lourdes. Mi manca da morire. Ho trovato tanto amore dalle persone sane verso quelle ammalate. Ho visto i giovani non avere paura delle malattie e accarezzare e accudire altri giovani meno fortunati. A Lourdes oltre alla Madonna c’è anche tanta disponibilità e generosità. È stato per me un viaggio faticoso ma sono tornata ricaricata. Alla Madonna non ho osato chiedere nulla (...)» ha raccontato Mimi Brun di Oulx, che ha intrapreso il suo primo viaggio con il Gruppo di Bardonecchia
dell’O.F.T.A.L. [M.T.V]

– la proposta è partita da mia mamma
«Tutto è iniziato un giorno quando, per la prima volta ho indossato quella divisa che, anche oggi, quando la guardo, mi fa commuovere. L’artefice di questo mio pellegrinaggio è statamiamamma. È stata sua l’idea di propormi di accompagnarla come Dama dell’O.F.T.A.L. nel suo quinto viaggio a Lourdes. È riuscita a incuriosirmi e a fare scattare il desiderio di partire.
Questo viaggio non sarebbe stato così bello senza la compagnia della mia amica Margherita, con la quale ho condiviso la stanza. Riuscire a descrivere tutte le emozioni che si provano è impossibile perché solo in quel “postomagico” si è consapevoli di ciò che accade attorno...

Lourdes è come un bosco incantato di una favola perfetta. A Lourdes si pregama, allo stesso tempo, si scherza, si piange, si ride, si fanno nuove amicizie ed è tutto sempre straordinario.
Ricordo che lamattina del primo giornoMargheritami disse: “Il prossimo anno torniamo? Io ci tornerò di sicuro”. Le risposi: “Ma come... siamo appena arrivate... non sai ancora se l’esperienza ti piacerà... E poi, io il prossimo anno avrò l’esame dimaturità”. E, invece, pochi giorni dopo ero consapevole che sarei sicuramente tornata. Una sera alla Grotta un Barelliere mi disse: “Ogni anno prima di partire mi chiedo se sono io ad aiutare gli ammalati o se sono loro che aiutano me”.Mi sono soffermata su quelle parole, perché è davvero così: noi beneficiamo di quei sorrisi che donano gli ammalati. A Lourdes ho lasciato il cuore. Ormai sono a casa da vario tempo, ma il mio cuore continua ad essere là, davanti alla Grotta, in attesa del prossimo pellegrinaggio». [Marianna Rolfo]

Donatori di Sangue A.V.I.S.
VISITA ALL’ACQUARIO DI GENOVA E ATTIVITÀ DELLA SEZIONE
– La tradizionale gita “fuori porta” quest’anno ha portato gli Avisini e i simpatizzanti di questa Sezione in visita all’Acquario di Genova.
Come da programma precedentemente stilato, domenica 1º giugno, alle ore 6, in 82 (79 adulti e 3 bambini) ci siamo ritrovati nella centrale piazza del Comune ove ad attenderci vi era un pullman gran turismo.
A rallegrarci la presenza del piccolo “simpatizzante” Giacomo Iaccarino, di neanche un paio d’anni, accompagnato dai giovani nonni, che speriamo di ritrovare un giorno nell’elenco dei donatori, magari come degno sostituto, nel Direttivo.
Una splendida giornata di fine primavera ha caratterizzato la gita, la passeggiata tra le vasche dell’affollatissimo Acquario ha riservato emozioni uniche date dal fantasticomondo sottomarino egregiamente ricostruito.
Una veloce passeggiata nelle vie dell’adiacente centro e poi, risaliti in pullman, abbiamo raggiunto la vicina Arenzano dove è stato consumato il pranzo conviviale a base di pesce.
Foto di gruppo dei partecipanti alla gita del 1º giugno.
Prima di fare ritorno si è trovato ancora il tempo per visitare il suggestivo Santuario di Gesù Bambino di Praga.
Verso le ore 17,30 abbiamo ripreso la strada del rientro per giungere a Bardonecchia, soddisfatti e stanchi, dopo un’intensa giornata passata in serenità e spensieratezza.
– Il 2014 ha portato importanti innovazioni alla Sezione, in particolare siamo stati sottoposti con esito positivo a verifica da parte dell’ARPA sui requisiti strutturali dei locali adibiti alle operazioni di prelievo e loro connessi ai fini dell’accreditamento dell’Unità di Raccolta (UdR) AVIS Intercomunale “Arnaldo  Colombo”. La mancanza di tali requisiti avrebbe comportato la chiusura della nostra Sezione. Le visite  Ispettive istituzionali, finalizzate ad ottenere l’accreditamento obbligatorio per poter proseguire l’attività di raccolta, afferivano ai seguenti punti:
1) la presenza di barriere architettoniche;
2) l’impianto elettrico a norma, con il nodo equipotenziale e registro dei controlli periodici;
3) la sala prelievi di misura adeguata;
4) l’autorizzazione sanitaria e il certificato di agibilità
obbligatori;
5) la separazione dei locali sala prelievi-attesa; 6) garanzia della privacy nella compilazione del questionario anamnestico.
Il Presidente onorario dott. Piergiorgio Bava (112 donazioni) 
con Enrico Marchello (100 donazioni) e rispettive consorti.
La Sezione ha stipulato con AVIS Intercomunale “Arnaldo Colombo” un contratto di cessione in comodato d’uso gratuito di n. 6 miscelatori di proprietà affinché vengano da questa utilizzati allo scopo associativo di raccolta sangue ed emocomponenti con l’impegno a mantenere i miscelatori nello stato in cui si trovano al momento della consegna, salvo normale usura, e a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi, nonché all’adeguamento periodico della macchina finché sarà consentito dalle norme di legge.
È in fase di completamento il progetto AVISWeb che darà la possibilità agli utenti iscritti di consultare i propri esami a seguito di donazione con risparmio di carta, affrancature e tempo; in più gli esiti saranno a portata di ognuno in tempi brevi.
Nei primi giorni di novembre la Sede si è trasferita al piano superiore dello stabile di via Garibaldi in quanto i locali liberati, appositamente allestiti ad ambulatori, verranno prossimamente assegnati.
Nel prossimo anno la Sezione raggiungerà il traguardo dei 50 anni dalla fondazione (4 luglio 1965) avvenimento di grande importanza che ci impegnerà nei preparativi dei festeggiamenti, dalla cerimonia religiosa al pranzo, dagli inviti alle premiazioni dei più meritevoli.
In quest’ultimo anno si annoverano 11 nuovi donatori; c’è stata una leggera flessione nelle donazioni, da 411 a 391, dovuta soprattutto a carenze organizzative non dipendenti da noi e che sono state prontamente segnalate a chi di competenza.
Il Presidente: Fabrizio Bortolotti


C.R.I. Croce Rossa Italiana
La novità che ha caratterizzato la vita di quest’anno nel nostro Comitato è stato l’acquisto, veramente urgente, di una nuova ambulanza. Siamo partiti nel 2013 alla ricerca del denaro necessario per l’acquisto e la cifra preventivata era di 81.008 Euro per un veicolo Trasporter T5 della Wolkswagen, come tutto il resto del nostro parco ambulanze. Il mezzo su citato, a differenza di altri, è un 4x4 utile e necessario per raggiungere le borgate montane dell’Alta Valle, specialmente nella stagione invernale conmanto stradale innevato anche se già equipaggiato con pneumatici adatti e, nell’eventualità, con l’utilizzo ancora più efficace delle catene.
È stata un’impresa non da poco e abbiamo aperto una sottoscrizione su tutta l’Alta Valle: 128 donazioni da parte di famiglie di Bardonecchia che hanno aderito per un totale di 12.485 Euro, la Società Sitaf con 5.000 Euro, il Comune di Bardonecchia con 22.000 Euro, i ragazzi delle Scuole Medie classi II con 206 Euro, lo spettacolo delle Scuole Medie intitolato “Mary Poppins” 570 Euro e alcune manifestazioni, patrocinate dal Comune, che hanno reso 630 Euro, premiazione concorso letterario “Dino Ariasetto” 220 Euro, la vendita di opere messe a disposizione dell’artista Eugenio Bolley 120 Euro. Successivamente abbiamo partecipato al concorso della fondazione CRT che ci ha finanziato la somma di ben 50.000 Euro per un totale di 91.111 Euro. Così si è potuto passare alla fase successiva di richiesta preventivi per mezzo del sistema Consip, che è una ricerca di mercato obbligatoria per enti pubblici e, in funzione ai dati tecnici da noi forniti, è risultata vincitrice la ditta EDM di Forlì, l’unica in Italia a fornire unmezzo con tetto completamente sostituito e omologato che rende così l’interno della cellula sanitaria più vivibile. La cifra in esubero è anche stata molto utile, infatti è stata utilizzata per la riparazione straordinaria di due ambulanze, una con il rifacimento totale del motore con il costo di 13.217 Euro e l’altra con la sostituzione parziale del motore con l’esborso di altri 2.898 Euro, con un disavanzo, a nostro carico di 6.012 Euro.
Il Presidente Carlo Florindi durante l’inaugurazione del nuovo mezzo.
L’assessore ing. Piera Cicconi, madrina della nuova ambulanza.
Alla fine ce l’abbiamo fatta: il giorno dell’inaugurazione è arrivato il 19 luglio 2014 alle ore 11,00 con la Santa Messa celebrata dal nostro Parroco don Franco Tonda, che successivamente ha provveduto alla benedizione, alla presenza del Vicesindaco dott. Carollo Salvatore e dellamadrina, assessore dott.ssa Piera Cicconi, la quale ha tagliato il nastro tricolore in presenza anche di altri Comitati della Valle Susa e Val Sangone. La festa è proseguita, nei locali della nostra sede, con un pranzo conclusosi con l’apprezzatissima e squisita torta offerta dalla pasticceria Franco Ugetti.
Anche quest’anno siamo partiti con un nuovo corso, iniziato nel mese di ottobre, per nuovi volontari. Attualmente gli iscritti sono 14 e speriamo che tutti abbiano la costanza di proseguire l’intero iter: avere sempre forze nuove sarà di stimolo per mantenere funzionale ed indispensabile questo servizio alla comunità. Colgo l’occasione per ringraziare i nostrimonitori Canagallo Franco, Ciabattini Cinzia, Gallizio Luigi per trasmettere ai nuovi volontari professionalità, impegno verso un’attività che richiede una certa predisposizione nell’affrontare situazioni che, a volte, ti possono coinvolgere emotivamente.
Scrivere ogni anno un articolo, anche se breve, sul Bollettino Parrocchiale mi dà l’opportunità di ringraziare tutti – i volontari, i dipendenti, le istituzioni che continuano a credere nel nostro operato – e di continuare a sperare che, soprattutto, sempre più giovani si avvicinino alla Croce Rossa per aiutare il prossimo che soffre. Grazie.
Il Presidente: Carlo Florindi



Ass. Nazionale CARABINIERI Sez. Alta Valsusa
Il 2014 è stato, per l’Arma dei Carabinieri, un anno particolare, essendo il 200º anniversario di Fondazione. Nella Capitale si è svolta la cerimonia solenne, alla presenza delle massime autorità dello Stato e con manifestazioni varie.
In ordine cronologico ricordiamo l’inaugurazione, nei Giardini del Quirinale, del monumento bronzeo celebrativo che riproduce la scultura, delmaestro fiorentino Antonio Berti: “La pattuglia di Carabinieri nella tormenta”. Dettomonumento è stato realizzato con il contributo di tutti i Comuni d’Italia rappresentati, nella circostanza, dal Sindaco di Torino nella sua veste di Presidente dell’A.N.C.I. (Associazione che raggruppa tutti i Comuni d’Italia).
A seguire si è assistito allo sceneggiato televisivo “A testa alta”, che ha portato a conoscenza del pubblico la vicenda dei “Martiri di Fiesole”: i tre giovani carabinieri che non hanno esitato ad offrire la loro vita per salvare quella di 10 ostaggi dall’invasore tedesco.
La festa vera e propria si è comunque svolta in Piazza di Siena con la consegna, alla Bandiera dell’Arma, da parte del Presidente della Repubblica, della “Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia” e, a seguire, l’esibizione dell’ormai noto in tutto ilmondo “Carosello storico” del 4º Reggimento a cavallo con la carica finale a ricordo della battaglia di Pastrengo (in provincia di Verona) del 30 aprile 1848 che salvò il Re da un’imboscata nemica. Il giorno successivo l’udienza straordinaria di Papa Francesco in Piazza S. Pietro ha chiuso le celebrazioni del 200º di fondazione.
Anche la Sezione “Alta Valsusa”, unitamente a quella di Susa, ha celebrato l’importante traguardo. Domenica 15 giugno, i soci delle due Sezioni si sono dati appuntamento in Cattedrale a Susa per partecipare al rito religioso celebrato da S.E. il VescovoMons. Alfonso Badini Confalonieri. Il successivo corteo, preceduto dalla Banda musicale, fino al Monumento ai Caduti, i discorsi celebrativi delle autorità ed il pranzo sociale – nel corso del quale sono stati consegnati ai soci anziani dei riconoscimenti – hanno concluso questo importante appuntamento.

FESTA DI COMPLEANNO - Il 4 ottobre 2014 il socio cav. Carlo Baudino di Bardonecchia, ospite presso la residenza per anziani “Casa Amica” di Chiomonte, ha festeggiato il 95º compleanno. Una rappresentanza della Sezione, guidata dal Presidente s.ten. Silvio Medail, si è portata presso la “Casa Amica” ove, con la collaborazione della direzione della Casa, ha festeggiato l’anziano socio.

GITA SOCIALE - Come ormai è tradizione, anche per il 2014 la Sezione ha programmato la gita sociale. A grande richiesta di soci e amici, la meta è stata la “Fiera del tartufo” di Moncalvo d’Asti del 26 ottobre 2014. Favorita da una giornata con clima mite, la grande affluenza di visitatori provenienti da ogni parte del Piemonte ha preso d’assalto le numerose bancarelle in particolare quelle ove il “re tartufo” era presente nelle sue varie forme e peso. Un ottimo pranzo, servito in un ristorante della vicinaMurisengo, ha concluso la bella giornata di festa fra le colline del Monferrato.

CELEBRAZIONEDELLA “VIRGOFIDELIS” - Domenica 23 novembre la Sezione, unitamente a quella di Susa, ha celebrato la ricorrenza della Patrona dell’Arma, la “Virgo Fidelis”. Nella Cattedrale di Susa si è svolto il rito religioso con Messa solenne, al termine della quale la locale Cantoria ha cantato l’Inno alla Virgo Fidelis. Erano presenti, oltre alle rappresentanze delle varie associazioni d’Arma, anche numerosi Sindaci della Valle.
M.S.


Ass. Nazionale POLIZIA DI STATO
I partecipanti al 18º Rendez-vouz con, al centro, l’unica signora presente al raduno, Assunta Grigoli Brunelli, che ci ha lasciato improvvisamente il giorno 22 settembre, dopo appena quattro mesi da questo incontro.
(foto DG Web)
      





– Il 18º RENDEZ-VOUS POLIZIA E CARABINIERI ha avuto luogo sabato 17maggio; sebbene caratterizzato da numerose assenze, ha tuttavia registrato la presenza di colleghi provenienti da località lontane da  Bardonecchia: il sost. commissario Luigi Chilla da Cuneo, i sost. commissari in pensione Luigi Fulvi da L’Aquila, Cosimo Danese da Savona, IgnazioMelis da Susa e l’appuntato dei carabinieri Carlo De Palma da Masera (VB). Presenti anche l’appuntato Antonio Zannier con i suoi 96 anni e il maresciallo Piero Scarsi di anni 92. Nel corso della S. Messa il Parroco ha ricordato i defunti alla cui memoria, al termine, sono state lette le preghiere del Poliziotto e del Carabiniere.Hanno fatto seguito le foto ricordo, la deposizione dei fiori al Cimitero e il pranzo sociale all’Hotel La Quiete, in un’atmosfera di amicizia, con il proposito di ritrovarci l’anno prossimo.

– Alcuni dei nostri Soci ANPS di Bardonecchia hanno preso parte nel mese di maggio alle vacanze marine a Ischia; il 15 giugno sono stati presenti al 6º Raduno Nazionale ANPS tenuto nella splendida città di Salerno e sono intervenuti dal 2 al 9 ottobre alla gita organizzata in Portogallo.

L'Angolo Filatelico

Il 13 agosto, festa patronale di S. Ippolito, è stata anche occasione per celebrare i 25 anni dell’Associazione turistica “Pro Loco” di Bardonecchia con annullo postale speciale. Nellamattina e nel primo pomeriggio, sotto un gazebo, Poste Italiane ha allestito un servizio distaccato che ha obliterato centinaia di cartoline dei turisti e appassionati filatelici. La cartolina speciale, riproducente quella degli anni Trenta del secolo scorso ed elaborata sulla base della relazione del prof. Devoto, è stata messa a disposizione dei numerosi visitatori e fedeli che hanno partecipato e seguito la funzione religiosa.

[M.M.]