22/09/17

Parrocchia S. ANTONIO ABATE MELEZET (2016)

IL PRESEPE NEL SOTTO-CHIESA
Anche quest’anno i sigg. Mario e Sergio Gho hanno voluto allestire il presepe nei locali del sotto-chiesa, continuando quella che ormai da anni è una tradizione. E questo nonostante gli impegni che si sono moltiplicati per Mario, diventato Assessore ai lavori pubblici nell’Amministrazione Comunale.
La rappresentazione della Natività è stata realizzata nella suggestiva cornice del luogo, su una “lesa”, la grande slitta che serviva per i lavori dei campi, in una nuvola di neve, come auspicio per la stagione invernale. Anche quest’anno, durante le feste natalizie, molte persone, adulti e bambini, hanno visitato il presepe, esprimendo la loro soddisfazione. Anche dalle colonne del Bollettino, siamo grati ai due artisti per quanto danno al nostro paese.


FESTA PATRONALE SANT’ANTONIO ABATE 2017
Don Gianni Facchetti presiede la
Messa patronale

Martedì 17 gennaio, in una fredda giornata d’inverno, a Melezet si è festeggiato il Santo Patrono.
A causa delle basse temperature, per problemi tecnici, la statua di Sant’Antonio quest’anno non ha potuto raggiungere la chiesa, ma la festa si è svolta lo stesso in un clima gioioso, grazie alle persone che sono intervenute. Don Gianni Facchetti, Parroco di San Vigilio a Merano, grande amico di don Paolo, conosciuto a Sestriere, ha tenuto l’omelia, arricchendo i nostri cuori di fede e gioia.

Insieme a lui era presente don Franco Tonda, mentre don Paolo ha accompagnato con la tastiera la Cantoria, diretta questa volta da Adriana Ugetti. In prima fila erano presenti le Autorità: il nostro Sindaco Francesco Avato, la Consigliera Carola Scanavino, la Presidentessa dell’Assomont Elsa Begnis, senza dimenticare il nostro Assessore Piera Marchello, impegnata a cantare insieme alla Corale.
L’omelia è stata particolarmente toccante, non solo concentrata sulla vita del Santo, ma inerente ai giorni nostri, agli insegnamenti della vita di ogni singolo cristiano. Il Signore non ci chiede di lasciare tutti i nostri beni come fece S. Antonio Abate per intraprendere una vita da eremita,ma ci invita ad aprire semplicemente il nostro cuore verso il prossimo, a donare un sorriso ai nostri fratelli, ad essere più generosi ed aperti verso tutti.
Sant’Antonio, ventenne, rimase orfano, con una ricca eredità e con una sorella minore da accudire. Dopo alcuni mesi, mentre si recava alla Celebrazione Eucaristica, come era sua abitudine, si interrogò sul perché i discepoli avessero seguito Gesù. Ascoltando una pagina di Vangelo che invitava a vendere tutti i beni, a darli ai poveri per avere un tesoro nel cielo e per seguire il Signore, Sant’Antonio ne rimase colpito. Presto Antonio si sentì chiamare per seguire il Signore, decise di intraprendere questa scelta di vita, lasciando i suoi beni alla sorella e ai poveri, intraprendendo una vita da eremita. Sant’Antonio scelse in seguito come regola del suo vivere quotidiano la preghiera, il lavoro, la scelta di un padre spirituale e la vita comunitaria. Scoprì ben presto che la preghiera e la Parola di Dio gli erano indispensabili per vivere la propria vocazione e per combattere le varie tentazioni che la solitudine di eremita gli provocava. L’essere eremita non lo privò dall’essere attento difensore di chi subiva persecuzioni, diventando quindi “evangelizzatore” fervente del messaggio del Vangelo.
Divenendo il padre di tutti i monaci, Sant’Antonio si fece conoscere in tutta la Chiesa, grazie anche all’aiuto di Sant’Atanasio, divenuto suo discepolo.
Questa festa ci ha permesso di uscire dalla chiesa con un qualcosa di prezioso in più nel nostro cuore, ci ha fatto comprendere l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio, ci ha fatto riflettere, facendoci percepire i veri valori della vita, i tesori che possediamo che non sono solo materiali, ma spirituali, invitandoci a migliorare sempre di più nella nostra vita cristiana.
Con un clima gioioso abbiamo continuato questo giorno di festa nella sede dell’Assomont, dove ci è stato offerto un generoso rinfresco.
Cristina Mainardi

CHALLENGE MAURIENNE SOUS LES ETOILES 12 FÉVRIER À MELEZET
Dopo cinque gare di scialpinismo, già effettuate in Maurienne, nell’ambito dello Challenge Sous Les Etoiles, la sesta si è svolta a Melezet, come “Memorial Sergio Bompard”, papà di Andrea, partecipante alla competizione Appuntamento presso il bar-ristorante Waikiki, di fronte alla stazione della seggiovia quadriposto. La partenza è stata data alle ore 19. Il tracciato ricalca all’incirca quello delle precedenti edizioni. Sale sulla pista 23 olimpica, si unisce alla pista 21, oltrepassa il ristorante Chesal a quota 1.850, prosegue ancora per circa 200 metri sulla pista della Selletta.
A fine gara i concorrenti sono scesi subito, per raggiungere il ristorante Waikiki, dove hanno consumato un pasto caldo. A seguire le premiazioni.
Luisa Maletto

LE JUMELAGE AU CLAIR DE LUNE
Più di sessanta persone tra bardonecchiesi e modanesi hanno partecipato all’annuale passeggiata del Gemellaggio Bardonecchia-Modane-Fourneaux in Valle Stretta, domenica 21 febbraio, in occasione della luna piena.
Sin dal pomeriggio la strada, ancora ben innevata della Valle Stretta, è stata percorsa da piccoli gruppi, che tra una chiacchiera e l’altra hanno raggiunto per la cena il Rifugio “Terzo Alpini” gestito da Riccardo Novo, consigliere comunale di Névache.
Nel corso della polentata, i due Presidenti del Gemellaggio, Michelle Vernier e Francesco Avato, accanto al Sindaco diModane Jean Claude Raffin e all’organizzatore della serata Carlo Lantelme, hanno espresso reciproche parole di elogio per la sempre rinnovata amicizia. Avato ha poi proposto al gestore di coinvolgere in un prossimo incontro transfrontaliero anche la comunità di Névache, con l’obiettivo di alimentare rapporti amichevoli tra le città Bardonecchia-Névache-Modane. Dopo un finale di inni nazionali cantati da un unico coro, i partecipanti sono poi scesi verso il Pian del Colle, illuminati da una splendida luna.
E attorno ad un crepitante falò, sostenuto da un ultimo bicchierino di corroborante liquore, il gruppo si è sciolto, accomiatandosi con un “au revoir”.
l.m.

FESTA DELLO SCAPULAIRE
“La Croce, segno della Misericordia di Cristo”, è il titolo della mostra che è stata inaugurata sabato 16 luglio presso il Museo di Arte Sacra a Melezet in occasione dell’annuale Festa dello Scapulaire.
L’esposizione, in omaggio all’Anno Santo della Misericordia, è stata allestita dalle volontarie Daniela Ferrero e Valeria Bonaiti in collaborazione con il Parroco don Paolo Di Pascale.
Sono state esposte croci processionali, d’altare, tele con crocifisso e altri oggetti dove spicca una croce. Tra questi, due sono stati i pezzi artistici di maggior rilievo: la croce processionale della chiesa di S. Bartolomeo di Chateau Beaulard del 1400 in argento e pietre preziose, ed una stampa su seta, proveniente da una collezione privata, raffigurante la Sindone. Il dipinto è stato tramandato di generazione in generazione e costituiva in passato un oggetto di devozione per le partorienti.
l.m.

Dall'Archivio Parrocchiale

Sergio Lantelme con la figlia Susanna: papà e maestro.